5 Luglio 2025 Giudiziaria

L’inquinamento all’Arsenale. Tutti assolti con formula piena

MESSINA - Tutti assolti con formula piena. Dopo troppo tempo dai fatti. Si è concluso così il procedimento per l’ipotesi d’inquinamento dell’Arsenale militare marittimo di Messina, che addirittura nel 2018 aveva registrato il sequestro parziale della struttura, e poi un iter travagliato tra rinvii ai giudizio, proscioglimenti e ricorsi della Procura.

In questa vicenda erano coinvolti il capo funzione Sicurezza e qualità e Ambiente Stefano Patti; l’ammiraglio Antoine Manna, ex direttore dell’Arsenale Militare dal 14 novembre 2016; Raffaele Sanua, ex direttore della struttura, dal 30 novembre 2015 al 14 novembre 2016; e infine Domenico De Luca, in qualità di direttore tecnico della ditta Sakur, che in passato ha eseguito lavori all’interno del plesso.

Sono stati assistiti dagli avvocati Gianluca Gullotta, Gianluca Currò e Roberto Gagliardi. Le loro tesi hanno prevalso rispetto alle accuse iniziali.

La sentenza della giudice monocratica Alessia Di Fresco è netta: per tutti “il fatto non sussiste”. Oltre un mese fa le richieste per l’accusa le aveva esplicitate la pm Alice Parialò: capo A prescrizione, capo D assoluzione per mancanza di prova, capo C condanna per Manna, capo D prescrizione, capo C assoluzione.

L’avvocato Gianluca Currò a nome dei difensori ha espresso «sincera soddisfazione per l’assoluzione dell’ammiraglio Manna del funzionario Patti e del direttore tecnico De Luca da tutte le imputazioni contestate all’esito di un processo che si è protratto per un arco temporale significativo, caratterizzandosi per una complessità tecnica notevole sia sul piano probatorio che su quello interpretativo su questioni di grande attualità come quelle ambientali. L’assoluzione assume un significato che va ben oltre il mero esito favorevole dei singoli imputati. Essa rappresenta il riconoscimento, da parte dell’organo giudicante, dell’assenza di responsabilità penale per tutti gli imputati coinvolti a vario titolo a fronte delle contestazioni mosse, nonché della validità delle argomentazioni difensive».