17 Luglio 2025 Cronaca di Messina e Provincia

I NOMI – Operazione “Iron Travel”: nove arresti per traffico illecito di rottami metallici tra Messina e Catania

Dieci misure cautelari personali sono state eseguite questa mattina dalla Polizia Ferroviaria di Messina e dalla Sezione di Polizia Giudiziaria della Procura, nell’ambito dell’Operazione “Iron Travel”, condotta sotto il coordinamento della Direzione Distrettuale Antimafia. L’attività investigativa, avviata nel 2020 e durata circa due anni, ha permesso di far luce su un’organizzazione dedita al traffico illecito di rottami metallici tra le province di Messina e Catania, coinvolgendo quattro aziende attive nel settore della raccolta e della trasformazione di materiale ferroso e delle autodemolizioni.

Già lo scorso 27 giugno erano stati eseguiti i sequestri preventivi delle imprese coinvolte: tre con sede a Catania – RO.FE.ME. Srl, 4TRADE Srl ed E.L.S. Srl – e una nella provincia di Agrigento, la ECO.RIS. Srls. Ora, il giudice per le indagini preliminari ha disposto: due custodie cautelari in carcere, sette arresti domiciliari e un divieto temporaneo di esercitare attività imprenditoriale nel settore della gestione dei rifiuti.

In carcere

Salvatore Musarra, 10-5-1984, Messina
Paola Delia, 25-5-1985, Messina

Ai domiciliari

Gregory Di Grazia, 6-11-1993, Catania
Santo Delia, 30-1-1962, Messina
Filippo Di Grazia, 25-12-1987, Catania
Salvatore Di Grazia, 22-4-1966, Catania
Vincenzo Santagati, 30-3-1945, Catania
Sebastiano Santagati, 15-1-1974, Catania
Piero Russo, 8-8-1981, Catania

La misura di divieto temporaneo di esercitare attivita impresitoriali nel settore della gestione dei rifiuti per Angela Letizia Erbasecca

Per le aziende sottoposte a sequestro, è stata autorizzata la prosecuzione dell’attività sotto la gestione di un commissario giudiziale per la durata di un anno, al fine di salvaguardare l’operatività economica e l’occupazione, pur sotto stretto controllo. Le indagini, svolte con metodi tradizionali e investigazioni tecniche – tra cui intercettazioni, acquisizioni documentali e sequestri – hanno portato a configurare gravi indizi di reato relativi a un’associazione per delinquere (art. 416 c.p.) finalizzata alla commissione di numerosi reati in materia ambientale (art. 256 del D.Lgs. 152/2006 e art. 452-quaterdecies c.p.), nel periodo compreso tra il 2020 e il 2022. Il cuore dell’organizzazione, secondo quanto emerso, sarebbe rappresentato proprio dalle aziende sequestrate, dotate di impianti per il trattamento e il commercio di rottami metallici, utilizzati per movimentare ingenti quantità di materiale in violazione delle normative ambientali.