
Messina: Cerimonia di avvicendamento nell’incarico di Comandante Interregionale tra il Gen. Giovanni Truglio e il Gen. Claudio Domizi
Questa mattinata, a Messina, all’interno della caserma “A. Bonsignore”, sede del Comando Interregionale Carabinieri “Culqualber”, si è svolta la cerimonia di avvicendamento nell’incarico di Comandante Interregionale tra il Generale di Corpo d’Armata Giovanni Truglio e il Generale di Corpo d’Armata Claudio Domizi.
All’evento ha presenziato il Comandante Generale dell’Arma dei Carabinieri, Generale di Corpo d’Armata Salvatore Luongo, oltre ad Autorità civili, militari e religiose di Sicilia e Calabria. La cerimonia militare ha visto lo schieramento della Bandiera di Guerra e della Fanfara del 12° Reggimento Carabinieri “Sicilia”e di un Reggimento di formazione, composto da militaridell’Arma territoriale, della Scuola Allievi Carabinieri di Reggio Calabria, del 12° Reggimento Carabinieri “Sicilia” e del 14° Battaglione Carabinieri “Calabria”, nonché dai Carabinieridegli Squadroni Eliportati Cacciatori “Sicilia” e “Calabria”, che hanno reso gli onori militari. Alla manifestazione hanno preso parte anche i rappresentanti dell’Associazione Nazionale Carabinieri dell’Associazione Nazionale Forestali, nonché delle Associazioni professionali a carattere sindacale tra militari.
Il Generale di Corpo d’Armata Giovanni Truglio, nel lasciare l’incarico di Comandante Interregionale “Culqualber”, ha salutato tutte le Autorità presenti e ha definito “Sicilia” e “Calabria” come terre ricche di storia e bellezza, ma caratterizzate da forme di criminalità organizzata pervasive e aggressive, in cui l’azione dell’Arma, con la sua capillare presenza, oltre a conseguire risultati operativi di grande valore, ha rappresentato un presidio di legalità, il cui lavoro non ha soluzione di continuità e, per questo, ha quindi ringraziato i militari per il servizio svolto. Infine, ricordando che, dopo ben 48 anni, oggi lascia il servizio attivo, il Generale Truglio ha sottolineato che, nonostante tutti i cambiamenti a cui ha assistito, dettati da una continua spinta alla modernità, non è mutata, invece, la tensione etica e lo spirito di servizio dei Carabinieri.
Il Gen. Truglio ha, infine, ringraziato il Comandante Generale dell’Arma per il costante sostegno offertogli e ha rivolto i suoi più fervidi auguri al Generale Domizi.
Il Generale di Corpo d’Armata Claudio Domizi, nell’assumere il comando, dopo aver salutato la Bandiera, ha ringraziato il Comandante Generale dell’Arma per la fiducia accordatagli nell’assegnargli un incarico così prestigioso, ringraziando anche il Generale Truglio per il lavoro svolto durante il suo periodo di comando. Parlando di “Sicilia” e “Calabria”, ha ricordato che si tratta di terre di rara bellezza, ma funestate da organizzazioni criminali ripugnanti, spietate, ma non imbattibili. Ha quindi ricordato tutti i caduti, sia dell’Arma che delle altre Forze di Polizia, ma anche giornalisti, sacerdoti e tutte le altre persone che si sono sacrificate nella lotta alla criminalità, ringraziando tutti i Carabinieri per l’attività svolta, sempre anteponendo gli interessi del servizio a quelli personali, esortando i Comandanti a continuare ad operare con il medesimo spirito.
Infine, ha proseguito salutando anche i rappresentanti degli Organi d’informazione, il personale in congedo, delle Associazioni professionali a carattere sindacale tra militari, nonché i Comandanti delle Legioni Carabinieri “Sicilia” e “Calabria”.
Il Comandante Generale dell’Arma, Generale di Corpo d’ArmataSalvatore Luongo, dopo aver salutato le Autorità presenti, sottolineando che il loro intervento testimonia l’affetto e la vicinanza delle comunità all’Arma e costituisce un segnale di grande responsabilità da portare avanti con onore e senso del dovere, ha reso un deferente omaggio ai caduti, la cui memoria è un impegno morale, in quanto i Carabinieri hanno il dovere di essere degni di quel passato e rinnovare ogni giorno, con il loro agire, i valori che sono l’essenza stessa del patrimonio genetico dell’Arma.
Il Comandante Generale ha quindi espresso, ai Carabinieri del Comando Interregionale “Culqualber”, la sua totale ammirazione e il suo compiacimento per i risultati conseguiti, in quanto il loro convinto e consapevole agire in favore della comunità rappresenta il modo in cui il Carabiniere si pone al servizio dei bisogni più intimi della comunità, di cui deve essere in grado di prevenire le esigenze. A tal proposito ha definito la Stazioni Carabinieri “porta della speranza ove chiunque entra, chiede e riceve una risposta”, sottolineando il compito di rassicurazione sociale svolto dai Comandanti di Stazione, che consente alle comunità l’ordinario progresso civile.
Trattando il tema della lotta al crimine organizzato, il Generale Luongoha ricordato la sua esperienza di giovane Capitano Comandante della Compagnia di Taurianova, che ha lasciato il segno nel suo cuore e nell’anima, consentendogli di migliorare le sue capacità professionali.
In conclusione, il Comandante Generale dell’Arma ha inteso ringraziare il Generale Truglio per la disponibilità, l’impegno e la lealtà dimostrata anche nel suo ultimo periodo di servizio attivo, mentre al Generale Domizi, che ha assunto l’incarico di Comandante Interregionale “Culqualber”, ha rivolto i più sentiti auguri, nella convinzione che il suoentusiasmo e il suo fervore operativo non faranno mancare la necessaria continuità nell’azione di comando.
Nel pomeriggio di ieri 24 luglio, a Palermo, il Comandante Generale dell’Arma, Generale di Corpo d’Armata Salvatore Luongo, accolto dal Comandante della Legione, Generale di Brigata Ubaldo Del Monaco, all’interno della storica caserma intitolata al Generale Carlo Alberto dalla Chiesa, ha incontrato una rappresentanza di militari dei reparti territoriali e speciali in servizio in Sicilia, nonché una delegazione dell’Associazione Nazionale Carabinieri.
Nel corso dell’incontro, il Comandante Generale dell’Arma, dopo aver ricordato “i tanti coraggiosi Carabinieri che in Sicilia hanno immolato la vita nell’adempimento del dovere, tracciando un sentiero di sacrificio a cui tutti devono guardare con devozione”, ha esortato a “ricordare che il connubio tra tradizione e innovazione dovrà essere il nostro motore e invece i valori e gli ideali che ci hanno trasmesso i nostri padri, dovranno essere il nostro futuro”.
La visita si è conclusa con un messaggio di profonda ammirazione e convinto plauso rivolto a tutti i Carabinieri siciliani che quotidianamente “ispirano le loro azioni ai principi e ai valori fondamentali della vita militare, quali il senso del dovere, l’onore, il rispetto, il sacrificio, l’amore per la Patria e lo spirito di servizio”.