1 Agosto 2025 Giudiziaria

«Illeciti arresti e detenzione, risarcito Cateno De Luca»

«La Corte d’appello di Messina ha riconosciuto che l’onorevole Cateno De Luca fu vittima di reiterati arresti e di carcerazione preventiva illeciti, in quanto disposti in assenza di indizi, come poi sarebbe stato dimostrato con le assoluzioni per insussistenza dei fatti con le quali tutti i processi si sono definitivamente conclusi». A comunicarlo in una nota sono stati i legali di De Luca, il prof. Carlo Taormina e l’avvocato Tommaso Micalizzi.

«La Corte ha liquidato a De Luca oltre 15.000 euro, a parte il risarcimento dei danni che in sede civile sarà valutato a carico dei magistrati che si sono contraddistinti nelle operazioni limitative della libertà personale che il parlamentare ha sofferto. Medesimo provvedimento è stato emanato anche nei confronti del presidente della Fenapi, Carmelo Satta, arrestato perché (da pag. 5 dell’ordinanza) “soggetto attinto da sospetti solo per via della sua vicinanza umana e professionale al carismatico Cateno De Luca, soggetto dotato di valida capacità ed intraprendenza nel settore imprenditoriale”».

«I conti, però, non sono ancora chiusi – scrivono i due legali – non solo perché in sede civile dovrà essere accertata la responsabilità dei magistrati, del pubblico ministero e giudicanti, che hanno di concerto provveduto agli arresti, ma anche per le iniziative che saranno intraprese per stabilire la sussistenza o meno di comportamenti disciplinarmente, e non solo, censurabili in ragione di condotte intenzionali poste in essere presso il Tribunale di Messina».