7 Agosto 2025 Cronaca di Messina e Provincia

IL NOSTRO VIDEO – Salvini festeggia a Messina il sì al Ponte, ad attenderlo un gruppo di contestatori: “Lo Stretto non si tocca”. E lui manda baci

foto e video di Enrico Di Giacomo - 

di Manuela Modica - L’inno d’Italia rimbomba nelle casse del Grecale, il locale in riva allo Stretto scelto da Matteo Salvini per festeggiare il sì al Ponte del Cipess. Una feluca, l’antica barca usata per la pesca del pesce spada oggi è ancorata al largo del Grecale. Tutto è pronto per la celebrazione in pompa magna per il nuovo ok al Ponte. A pochi passi da dove sorgerà il pilone l’atmosfera di festa voluta dal vicepremier è però interrotta dai contestatori riusciti a farsi strada via mare nonostante il grande dispiegamento di forze dell’ordine impegnate per la festa voluta dalla Lega.

Lui lo rivendica “Sono qui per festeggiare, oggi qui, domani a Villa San Giovanni”, sottolinea Matteo Salvini poco dopo essere arrivato al Grecale. Ma già all’entrata trova ad attenderlo per contestarlo l’ex sindaco di Messina, Renato Accorinti: “Volete devastate il territorio. Pure tu eri contro”, gli grida l’ex primo cittadino poi bloccato all’ingresso riservato a sostenitori e giornalisti accreditati. Una volta dentro, Salvini illustra le magnifiche sorti: “Oggi è una giornata bellissima, non capisco come si possa dire di no ad un’opera che non ha eguali al mondo. Ridurrà di almeno due ore e mezzo la percorrenza in treno di un’ora e mezza quella in macchina, costerà di meno, inquinerà di meno”. Gli interessi della mafia? “È chiaro che l’opera pubblica più grande dell’Occidente può attirare – ammette – ma terremo occhi e orecchie aperti h24. Ci sono già tanti cantieri aperti in Sicilia. Penso ai tanti giovani che in Sicilia e Calabria possono laurearsi e restare qui a fare qualcosa per la propria terra”.

Terminato il punto stampa, si rivolge ai suoi venuti a festeggiarlo, sindaci del Messinese, deputati della Lega, sostenitori. C’è perfino chi è agghindato con la bandiera che raffigura Aberto da Giussano e la scritta “Roma ladrona”. Dopo avere fatto risuonare l’inno di Mameli, dalla spiaggia il coro di proteste disturba le celebrazioni: “Lo Stretto di Messina non si tocca, lo difenderemo con la lotta”, gridava – munito di megafono – il gruppo di contestatori scesi in spiaggia proprio all’altezza della terrazza del Grecale. Tra questi ricercatori universitari e professionisti messinesi. Ma Salvini li addita come gente “che non ha niente da fare”. “Se non volete il Ponte, potete anche andare in canoa”, ha insistito.

Poco dopo termina pure la festa. Non si ferma neanche per un brindisi, va dritto all’auto che lo aspetta fuori assieme ai contestatori, a cui perfino manda baci. E non mancano momenti di tensione: due contestatrici si avvicinano dandogli del “buffone”, e un uomo, forse una guardia del corpo, afferra le due donne da dietro. Poi è la digos a portare la calma ma i pochi minuti del vicepremier sullo Stretto, più che rimandare un’atmosfera festosa, sembrano suggerire l’inizio di una lunga stagione di proteste. Sabato 9 agosto, intanto, sono attesi a Messina migliaia di manifestanti.

Fonte: Il Fatto quotidiano