10 Agosto 2025 Cronaca di Messina e Provincia

Migliaia in piazza: i “No Ponte” sono già il doppio di un anno fa

“Un Ponte per unire gli interessi di pochi”, recita uno dei manifesti che sfilano al corteo contro la grande opera a Messina. Più di 7 mila persone hanno marciato per le vie del centro città per contestare il Ponte sullo Stretto, sono più del doppio delle persone in protesta l’anno scorso sempre ad agosto: “Sono migliaia in un sabato estivo: vuol dire che c’è un’opposizione del territorio su quest’opera che viene imposta senza uno straccio di dibattito pubblico, di consultazione, non dico di un referendum, che avrebbe dovuto precederla secondo la grammatica democratica. Davanti alle imposizioni l’unica risposta è la resistenza”. Sono le parole del costituzionalista messinese Michele Ainis, che ha preso parte anche lui alla protesta contro la grande opera voluta da Matteo Salvini.

Una lunga scia di persone arrivate da tutte le parti della Sicilia e della Calabria che ha invaso pacificamente il centro città: “Un’opera che non merita il crollo delle case dei cittadini onesti”, commenta la presidente del comitato calabrese No Ponte Ti Tengo Stretto Rossella Bulsei. Calabresi e siciliani uniti in un’unica protesta contro la grande struttura, ma nel mirino c’è anche il vice premier: “Lega Salvini e lascialo legato”, hanno gridato in coro i manifestanti alla testa del corteo. “Vinceremo, perché vincerà la logica, la legge, la Natura”, ha detto l’ambientalista Anna Giordano, anche lei in corteo a Messina. Un corteo che per dimensioni ha fatto esultare gli organizzatori: “I numeri ci autorizzano a dire due cose: questo territorio è contrario al Ponte e qualunque azione che vada verso la sua costruzione non può essere percepita che come un’aggressione. Sappiamo bene che si sono premuniti col decreto Sicurezza, ma sappiamo che contro il popolo non si può governare: più saremo e meno potranno reprimerci”, ha detto dal palco Gino Sturniolo dello Spazio No Ponte, il comitato che ha organizzato il corteo.

Una manifestazione alla quale hanno aderito anche i partiti: “Questo è il momento di scendere in piazza contro un governo che con metodi fascisti sta imponendo un’opera né urgente, né necessaria come l’acqua, la sanità, le scuole, le strade, le autostrade”, sottolinea Antonio De Luca, capogruppo del M5S all’Assemblea regionale siciliana. “Un miraggio elettorale che da anni sottrae risorse fondamentali allo sviluppo reale di Messina, Sicilia e Calabria. Nel frattempo investimenti cruciali sono stati bloccati o definanziati, Messina paga un prezzo altissimo in termini di mobilità e infrastrutture ferme, vittime di una promessa faraonica”, aggiunge Cleo Li Calzi, presidente regionale del Pd.

Soddisfatti della riuscita della manifestazione tutti i comitati No Ponte: “L’obiettivo della nostra lotta è impedire l’apertura dei cantieri, con la protesta di piazza e con le azioni legali”, ha detto Daniele Ialacqua del comitato No Ponte Capo Peloro. “Ancora una volta la città conferma che non accetterà mai l’imposizione del Ponte”, ha concluso Elio Conti Nibali del comitato Invece del Ponte.