13 Agosto 2025 Cronaca di Messina e Provincia

Tenta di impiccarsi con l’elastico degli slip: detenuto salvato da un agente a Messina

A pochi giorni dal tragico suicidio del detenuto Stefano Argentino avvenuto nel carcere di Messina, un nuovo episodio drammatico ha rischiato di trasformarsi in tragedia. "Appena due giorni fa - riferisce la FP CGIL di Messina - un detenuto del circuito penitenziario alta sicurezza, sottoposto al regime del 14-bis presso il Reparto “Ex protetto”, ha tentato di togliersi la vita impiccandosi con l’elastico delle mutande. L’intervento tempestivo di un agente di Polizia Penitenziaria, in servizio presso il Reparto, ha evitato il peggio".
"L’Assistente di Polizia Penitenziaria A.A. - spiega il sindacato - notando un atteggiamento anomalo del detenuto, è intervenuto prontamente. Nonostante fosse costretto a ricoprire due posti di servizio contemporaneamente – situazione purtroppo frequente nella Casa Circondariale di Gazzi a causa della cronica carenza di organico – dopo pochi secondi dal tentativo di impiccamento ha fatto immediato accesso nella cella, liberando il detenuto dal cappio e attivando i soccorsi sanitari. Il recluso, in condizioni gravissime, è stato trasportato d’urgenza al pronto soccorso".

Il Segretario Generale della FP CGIL di Messina, Francesco Fucile, e il Coordinatore Provinciale FP CGIL Polizia Penitenziaria, Giovanni Spanò, dichiarano: Questo episodio dimostra ancora una volta la professionalità, il sangue freddo e l’abnegazione degli agenti di Polizia Penitenziaria, troppo spesso lasciati soli a fronteggiare situazioni di estrema gravità. Il gesto eroico del collega merita il plauso di tutti, nonché un dovuto riconoscimento da parte dell’Amministrazione Penitenziaria. Ma non possiamo ignorare il contesto di carenze di organico e la pressione costante che grava sull’esiguo personale.

È inaccettabile - proseguono Fucile e Spanò- che eventi di questa portata siano ormai all’ordine del giorno. Servono interventi strutturali, più risorse e maggiore attenzione, da parte dell’Amministrazione Penitenziaria, alla salute mentale dei detenuti. Presso il carcere di Messina vi sono troppi ristretti con problematiche di vario genere o responsabili di aggressioni al personale, che affollano impropriamente il Reparto di ‘transito’ dell’istituto. Purtroppo, nonostante le nostre continue sollecitazioni, il Provveditore Regionale della Sicilia non ha ancora disposto il loro trasferimento, mettendo così in serio rischio l’incolumità degli agenti e privando al contempo i detenuti di un corretto percorso rieducativo. La FP CGIL rinnova l’appello alle istituzioni perché intervengano con urgenza, adottando misure concrete per garantire condizioni di lavoro sicure e dignitose al personale di Polizia Penitenziaria e per prevenire nuove tragedie all’interno dell’istituto messinese.