2 Settembre 2025 Cronaca di Messina e Provincia

Tre bimbi ricoverati per salmonellosi tra il Papardo e il Policlinico

Tre bambini sono attualmente ricoverati, due all’ospedale Papardo e uno al Policlinico, per casi di salmonellosi. I piccoli a quanto pare hanno accusato disturbi gastrointestinali dopo aver preso parte a una festa di compleanno, alla quale erano presenti una dozzina di coetanei. Altri sei bambini avrebbero manifestato sintomi analoghi, sebbene in forma più lieve. Un terzo caso è stato segnalato sempre ieri per una bimba di 10 anni, che dopo aver mangiato in un locale del centro un hot dog ha accusato disturbi gastrointestinali. Non è bene chiara la dinamica dell’infezione, in queste ore sui social si parla anche con testimonianze dirette di una bimba che la sera prima ha mangiato un arancino e la mattina dopo ha accusato i classici sintomi.

Nei reparti di Pediatria dei due ospedali cittadini in ogni caso è stato attivato il protocollo sanitario previsto in questi casi. Sono in corso gli accertamenti clinici e si attendono i risultati delle analisi per confermare o escludere l’infezione.

La salmonellosi è un’infezione gastrointestinale provocata dalla Salmonella enterica, una specie batterica che vive nell’intestino di uomini e animali, nel suolo e nelle falde acquifere. Si può contrarre mangiando alimenti o bevendo liquidi contaminati dal batterio, oppure entrando in contatto con oggetti contaminati o animali infetti. La maggior parte delle persone con salmonellosi presenta i sintomi tipici di una gastroenterite.

E la maggior parte dei pazienti guarisce dalla salmonellosi entro circa una settimana, senza bisogno di farmaci specifici. Finché durano diarrea e vomito il medico generalmente consiglia di reintegrare la perdita di sali e liquidi bevendo molta acqua e assumendo integratori salini. I farmaci contro la diarrea non sono di norma consigliati, perché ostacolano l’eliminazione dei batteri dall’intestino.

Nei casi di infezione che si sia diffusa oltre l’intestino e nei soggetti più fragili il medico può prescrivere una terapia che prevede la somministrazione di antibiotici. Nei casi più gravi può essere necessario il ricovero in ospedale.