7 Settembre 2025 Politica e Sindacato

Ponte, la “road map” di Ciucci: «Prima le opere per i territori»

«Con la pubblicazione sulla Gazzetta ufficiale, che potrebbe avvenire all’inizio di ottobre, la delibera del Cipess di approvazione del progetto definitivo sarà efficace e si partirà con la fase realizzativa. Si avvieranno immediatamente il programma delle opere anticipate e la progettazione esecutiva per ciascuna fase costruttiva. I primi lavori riguarderanno le opere compensative richieste dai Comuni, la viabilità e le opere che permetteranno di minimizzare, fin dall'inizio, l’impatto dei cantieri sul territorio». Pietro Ciucci, amministratore delegato della “Stretto di Messina”, ribadisce, in un’intervista al quotidiano economico nazionale “Milano Finanza” e alla Gazzetta, la “road map” dell’iter per la costruzione del collegamento stabile tra Sicilia e Calabria.

«La progettazione esecutiva e i lavori sono articolati su tre fasi – spiega Ciucci –. La prima, inerente i collegamenti stradali e ferroviari, prevede l'apertura dei cantieri a maggio 2026. La seconda, relativa a gallerie, svincoli e alle tre nuove stazioni ferroviarie inizierà a settembre dell'anno prossimo. La terza, infine, il Ponte vero e proprio, partirà a marzo 2027. Il completamento dei lavori è previsto per il 2032». Alla domanda se un eventuale cambio di Governo nel 2027 potrebbe influire sull'esecuzione e sul completamento dell'opera, l’ad della “Stretto” risponde: «Diversamente dal 2012, il 2027 sarà l’anno di pieno sviluppo di tutti i lavori, con le opere a terra già partite da oltre un anno». E quindi sarebbe «impossibile tornare indietro».

Riguardo alle dichiarazioni dell'ambasciatore USA alla Nato, Matthew Whitaker, Ciucci replica così: «L'opera è interamente finanziata. Stabilire se una parte di questi fondi possa essere classificata come investimento per la difesa è un tema che non riguarda la realizzabilità e il finanziamento, già interamente coperto, del Ponte. Nell’ambito della proposta per il prossimo Qfp-Quadro finanziario pluriennale 2028–2034, l'Ue non solo ha confermato come strumento autonomo il “Connecting Europe Facility” ma ne ha anche raddoppiato la dotazione finanziaria (51,5 miliardi), includendo la mobilità militare (17,65 miliardi) e dimostrando una particolare attenzione al ruolo strategico delle infrastrutture a duplice utilizzo militare e civile».

Ieri, intanto, sul tema dell’attraversamento stabile è tornata la sottosegretaria ai Rapporti con il Parlamento, la deputata messinese di Forza Italia Matilde Siracusano, intervenuta a “Coffee Break” su La 7: «Il benaltrismo contro il Ponte è davvero insopportabile. Da decenni sentiamo ripetere che il Ponte non si deve fare perché in Sicilia e in Calabria mancano strade, autostrade e linee ferroviarie. Ma la verità è che, nonostante il Ponte non sia stato ancora realizzato, quelle infrastrutture continuano a mancare. Al contrario, una grande opera come il Ponte sullo Stretto di Messina è un potente attrattore di investimenti per i territori. Il Ponte in sé ha un costo di circa 5 miliardi di euro, mentre tutto il resto delle risorse sarà destinato a opere utili per Messina, Reggio e Villa».