19 Ottobre 2025 Giudiziaria

Sicilia, altro che stop: dopo 7 anni la Regione paga ancora l’affitto al condannato Montante

La Regione Sicilia ha mentito al Fatto e a tutti i siciliani, quando nel settembre 2019 ha annunciato la “disdetta del contratto di locazione” dell’immobile, dove ha sede il Centro per l’Impiego di Caltanissetta, riconducibile all’ex paladino dell’antimafia Antonello Calogero Montante, oggi condannato in via definitiva per corruzione e accesso abusivo al sistema informatico. Sei anni fa, Gaetano Armao, vicepresidente della Regione e assessore all’Economia della giunta di Nello Musumeci, ci spiegava che “la disdetta rientra in un’operazione più ampia di razionalizzazione degli affitti, con risparmi consistenti per le casse della Regione”. Ma si è trattato di una bufala in salsa sicula, perché i dipendenti regionali sono ancora negli “uffici operativi” di via Sallemi 22, che risulta sempre di proprietà della società AD Architettura Design Srl, posseduta al 46% da Montante. La società acquista il bene nel 1995, lo affitta prima a Confagricoltura Caltanissetta e nel 1998 alla regione. Contratto di sei anni (rinnovabili) a “188 milioni di lire annui”. Da ventisette anni mamma Regione continua a pagare la società di Montante, oggi la cifra aggiornata è 114 mila euro annui. Nel frattempo, da piccolo imprenditore di biciclette di Serradifalco, Montante scala i vertici di Confindustria Sicilia fino ai palazzi romani di Viale dell’Astronomia, entrando persino nel consiglio direttivo dell’Agenzia dei beni confiscati, voluto dall’allora ministro Angelino Alfano. La Regione non ha accennato alla possibile rescissione né quando nel febbraio 2015 si scopre che Montante è indagato per concorso esterno in associazione mafiosa, poi archiviata, e neppure quando a maggio 2018 finisce ai domiciliari, con l’accusa di aver creato un “sistema” in grado di monitorare, spiare e redigere dossier su magistrati, avvocati, giornalisti e imprenditori. Dall’inchiesta si scopre che la sede usata nel 2009 dall’associazione antiracket e antiusura creata da Montante, è la stessa affittata alla Regione. Al momento l’ex paladino è libero: la Corte di Appello di Caltanissetta deve ricalcolare gli anni che gli restano da scontare per la condanna di corruzione e accesso abusivo al sistema informatico. Fonte: Il Fatto Quotidiano