20 Ottobre 2025 Politica e Sindacato

La nota di “Rispetto Messsina’: L’anomalia del caso Messina

Riceviamo e pubblichiamo una nota del Gruppo di Iniziativa e Resistenza Civica “Rispetto Messina”.

Da diversi anni, come gruppo civico, abbiamo evidenziato, senza che ci siano stati riscontri adeguati, quella che abbiamo definito “l’anomalia del caso Messina”.

Ovvero l’assoluta mancanza di separazione, a livello politico-amministrativo, non fra i poteri, ma fra le sfere del privato e del pubblico, che si sono sovrapposte contaminandosi e dando luogo a una “governance” del Comune di Messina e della Città Metropolitana, in cui vige una ferrea logica di appartenenza privatistica, talvolta “padronale”, che pone in subordine la valenza autonoma delle due Istituzioni.

Da tale logica, che finalmente è stata denunciata da più parti e che ha dato luogo a ben note distorsioni personalistiche, anche in versioni parossistiche, derivano certi comportamenti che stiamo ancora una volta riscontrando.

Con i rappresentanti delle Istituzioni, Sindaco e Amministratori ai vari livelli, considerati come “sottoposti”, oggetto di un “cicchetto periodico” da caserma, da parte di un soggetto che non ha alcun ruolo ufficiale nell’ambito del Comune di Messina e della sua Amministrazione.

Un soggetto che, ritenendosi “padrone del vapore”, sottopone a meccanismi che, in maniera offensiva, vengono definiti “tagliandi” i vertici dell’amministrazione comunale messinese.

Come se si trattasse di macchine o robot telecomandati, senza prendere in considerazione la loro natura di “persone” e, come tali, in possesso di dignità e di capacità autonoma di agire e operare.

Anche se, di fronte a questa ennesima umiliazione e svilimento dei loro ruoli, ci saremmo aspettati qualche, seppur timida, reazione e un minimo di reviviscenza di orgoglio personale, invece delle ormai stucchevoli photo opportunity mangerecce…

Immagini che, inoltre, possono apparire come un segno di arroganza, condita da un palesemente strumentale e ipocrita “rinnovato amore per Messina”. Ma, soprattutto, immagini che potrebbero risultare provocatorie e offensive rispetto alla vera situazione economica e sociale della nostra città, che riguarda “i molti” e non “i pochi favoriti”.

Situazione che, nell’indifferenza e nella scarsa attenzione da parte di chi per anni ci ha proposto una narrazione trionfalistica, totalmente scollegata dalla realtà e fatta di forma e non di sostanza, sta emergendo sempre di più nella sua gravità e drammaticità, e che non può certo essere affrontata con i soliti eventi, concerti, food and drink, tagli di nastri e lavori e cantieri fatti senza criterio.