foto EDG -
Anche a Messina, come in tutta Italia, sciopero studentesco per una scuola che risponda veramente alle necessità delle studentesse e studenti. Un corteo è partito alle 9.30 da Piazza Antonello, e si è snodato lungo corso Cavour, Via T. Cannizzaro, Via Garibaldi per poi concentrarsi in piazza dell'Unione Europea.
C'è anche l'Unione degli Universitari di Messina in corteo, 'per un'università accessibile a tutte e tutti'.
Emanuele Carlo, coordinatore Udu Messina: “Partecipiamo al corteo per ribadire che il diritto allo studio deve essere tutelato e non può essere considerato come un privilegio. Negli ultimi giorni, purtroppo, abbiamo assistito a delle gravi violazioni di questo diritto: prima fra tutti la pubblicazione della graduatoria delle borse di studio Ersu che vede 4360 idonei non beneficiari su 5120 richieste, per il momento circa 9 studenti su 10 non riceveranno un euro. Inoltre, il progetto degli studentati presentato e discusso in consiglio comunale dipinge un quadro terrificante: stanze singole a 650 euro, una cifra largamente superiore al prezzo di mercato e solo il 30% dei posti letto messi a bando per studenti a basso reddito. Insieme a tutto questo, i dipartimenti si allagano frequentemente e gli spazi dedicati agli studenti e alle studentesse sono carenti. serve un'inversione di rotta immediata, noi ci faremo valere".
Dichiara Caterina La Rocca, Rete degli Studenti Medi: “Vogliamo una scuola a misura di studente, continuiamo a ribadirlo da anni. È inammissibile che il 95% delle scuole in Sicilia non siano a norma, senza tutte le certificazioni per l'edilizia scolastica. È necessario che questo ministero, i governi regionali e della città metropolitana si prendano la responsabilità di investire strutturalmente sulle scuole, per il diritto allo studio. In questi giorni abbiamo sentito parlare di educazione sessuale, affettiva e al consenso nelle scuole, come Rete degli Studenti Medi lo diciamo con forza vogliamo che sia obbligatoria, in orario curriculare e svolta da personale specializzato”. “La scuola deve riacquistare un ruolo centrale non solo nel dibattito pubblico ma anche nell'agenda politica”, continua La Rocca. "Il diritto allo studio deve essere centrale e realmente garantito nelle scuole di tutta Italia e di Messina, tra le richieste l'educazione alla pace, mettere al centro l'attualità nel dibattito scolastico, ma anche percorsi di sensibilizzazione sulla violenza di genere e sulla crisi climatica".