7 Dicembre 2025 Politica e Sindacato

Il cantiere “fantasma”. Tutto fermo a Casa Serena

Ad una prima occhiata, sembra la location ideale di un film dell’orrore: un grande classico, un’ex residenza per anziani infestata dai fantasmi. Solo che a Casa Serena sono i lavori di riqualificazione a far parlare di cantiere fantasma. Nulla si muove, nulla si è mosso e nel frattempo regna il degrado. Tanto da far chiedere ad Alessandro Russo, consigliere comunale del Pd: «Cosa sta accadendo a Casa Serena?». Già, cosa sta accadendo? L’ultima relazione annuale del sindaco Basile (giugno scorso), a pagina 64, a proposito della storica struttura di Montepiselli, definiva «completata la fase di indagini di vulnerabilità sismica», annunciando come si fosse passati «alla fase per gli interventi di miglioramento sismico». Il 6 maggio è stato consegnato il progetto per gli interventi di miglioramento sismico da parte di professionisti esterni, nello stesso mese è stato approvato e validato il progetto esecutivo, che prevede «interventi di miglioramento sismico di un lotto funzionale dell’edificio, pari a circa il 60 % dell’intero complesso», a giugno è stata avviata la gara d’appalto, a settembre sembrava imminente l’avvio dei lavori. E invece, ancora nulla di fatto.

«Sono ormai quasi quattro anni che la struttura è chiusa – ricorda Russo –. Nel frattempo, gli anziani sono stati spostati, dopo tante difficoltà e disagi, presso altre strutture che il Comune paga mensilmente, mentre sul fronte dei lavori di ristrutturazione di Casa Serena tutto tace in maniera sbalorditiva». Il consigliere Dem manifesta un dubbio: «Un tale abbandono nasce forse dalla volontà del Comune di non assicurare più il servizio di assistenza per gli anziani?». Dubbio che nasce anche «dalla mancanza, nel testo della proposta di contratto di servizio di Messina Social City che negli scorsi mesi l’Amministrazione aveva portato in Consiglio e che fu poi ritirato, di un riferimento diretto a Casa Serena. Dimenticanza o scelta consapevole?».

C’è anche un dossier fotografico ad evidenziare le condizioni, oggi, di Casa Serena: porte sbarrate, finestre rotte, «ma soprattutto, nessun mezzo di cantiere, nessun operaio in movimento», nonostante gli annunci. Secondo l’esponente del Pd «su Casa Serena non può e non deve calare il sipario del silenzio. Quella struttura deve tornare a funzionare e si deve in tutti i modi scongiurare che il servizio possa di fatto essere interrotto per essere in qualche modo recuperato con accordi e convenzioni con altre strutture private». Ipotesi, va detto, che finora mai è stata in qualche modo confermata dall'Amministrazione che, anzi, fino a settembre ha ribadito che l'obiettivo è riaprire prima possibile un lotto funzionale, per tornare ad ospitare gli anziani, con la gestione della Social City.

Ma secondo Russo «è urgente che l’amministrazione comunale dica come stanno le cose. Osservare il deserto di decadenza che le foto dimostrano desta preoccupazione vivissima: l’oblio in cui sembra essere sprofondata la vicenda appare inspiegabile. Non vorremmo che l’esternalizzazione verso terzi privati di un servizio così importante possa diventare una precisa scelta politica dell’amministrazione».