Carbone (FdI) attacca il Comune sugli impianti sportivi: “Raccontate una realtà parallela”
Nel giorno in cui sindaco di Messina e sindaco di Taormina hanno illustrato al Salone delle Bandiere il quadro delle attività sugli impianti sportivi cittadini, definendolo un “autentico esempio di buon governo”, arriva la controffensiva politica. A guidarla è il consigliere comunale Dario Carbone, esponente di Fratelli d’Italia, che giudica quella esposizione una narrazione edulcorata e lontana dalla situazione reale.
Secondo Carbone, la presentazione dell’amministrazione avrebbe omesso una lunga lista di criticità che continuano a pesare sullo sport cittadino. Il consigliere elenca: l’anno e mezzo di ritardo nella riapertura della Piscina Cappuccini; la gestione degli impianti di Villa Dante e i nodi irrisolti sull’organizzazione; la mancanza di riscontro alle interrogazioni sull’affidamento alla Social City, effettuato – afferma – senza un contratto di servizio formalmente approvato dal Consiglio; i continui disservizi elettrici e idrici nei palazzetti; il rischio di addio dell’Akademia alla città per assenza di certezze programmatiche; lo stato di abbandono della piscina di San Licandro, mai completata; l’assenza storica di un impianto natatorio nella zona sud; le questioni irrisolte nei rapporti con la dirigenza dell’ACR Messina.
“Sono temi che vanno affrontati con trasparenza – prosegue Carbone – non mentre si offre alla stampa un’immagine distorta della realtà sportiva della città”.
Il consigliere ribadisce di aspettare da mesi un confronto istituzionale sui dossier più delicati e definisce “incomprensibile” il mancato coinvolgimento del Consiglio nelle scelte più strutturali.
La posizione di Carbone si inserisce in un clima di forte attenzione pubblica sullo stato degli impianti e sulle prospettive future del settore sportivo, che resta uno dei terreni più sensibili nel rapporto tra amministrazione e opposizione.