16 Giugno 2025 Sport Cultura Spettacolo

Il Premio Adolfo Celi: tra parole, colori e musica si è conclusa la sesta edizione

Una Messina resiliente, che sa divertirsi, emozionarsi e soprattutto riflettere. Il volto più bello di una città ancora protagonista, grazie alla VI edizione del Premio Adolfo Celi, l’evento promosso e organizzato dal C.I.R.S Casa Famiglia con la compartecipazione del Comune di Messina e della Fondazione Messina Per la Cultura. Ieri sera l’arena “Cicciò” ha ospitato la serata di gala, momento conclusivo di una tre giorni di eventi all’insegna della cultura e della solidarietà. Perché il premio Celi ha la peculiarità di unire l’arte e il sociale lanciando un messaggio di solidarietà ogni anno più forte. Sul palco i giornalisti Marika Micalizzi e Fabio Mazzeo hanno condotto lo show e ideato dal direttore artistico Christian Bisceglia con la regia di Paride Acacia. Uno spettacolo perfettamente riuscito tra parole, colori, musica e momenti di commozione.

Il premio Adolfo Celi si è svolto con il patrocinio e il sostegno dell’Assessorato regionale al Turismo Sport e Spettacolo, del Nuovo IMAIE, di Unioncamere Sicilia, dell’Ordine dei Giornalisti di Sicilia, dell’Università di Messina e del Cesv di Messina. Quest’anno il ricavato dell’iniziativa, interamente rendicontato, sarà devoluto alla realizzazione di un alloggio di proseguimento per le donne che lasciano la casa famiglia, ma che non sono ancora del tutto indipendenti dal punto di vista economico.

Tra gli eventi collaterali, straordinario successo ha avuto la mostra dedicata alla celebre serie tv “Il Paradiso delle Signore” nel foyer del Palacultura, con gli attori più amati del cast, che hanno incontrato il pubblico in un coinvolgente talk.

A fare gli onori di casa, sul palco, la presidente del C.I.R.S Maria Celeste Celi. “Questa è una serata che brilla di umanità. Una voce di speranza che si unisce a quella del Cirs e a quella delle donne che invece subiscono in silenzio. Abbiamo bisogno anche delcinema e della tv per veicolare valori, abbiamo bisogno di parole che uniscono e non che dividono”.

Subito un momento emozionante che ha scaldato il pubblico dell’arena Cicciò. Sul palco il sentito omaggio al grande Adolfo Celi con protagonisti la figlia Alexandra e Gianluigi Fogacci, marito di Alexandra e attore teatrale. Insieme hanno interpretato la poesia “Se”di Rudyard Kipling, la preferita di Adolfo. Applausi e commozione per l’inattesa performance salutata anche da Leonardo, l’altro figlio di Celi.

Poi il saluto del sindaco Federico Basile che ha sottolineato la preziosa sinergia con il Comune di Messina che ogni anno supporta il C.I.R.S. e i suoi eventi.

L’atmosfera si fa ancora più calda e l’arena del Palacultura diventa la cornice ideale per l’esibizione di Alessandro Capurro, in arte Novo. Apprezzato cantautore messinese. Novo, prima di ricevere il premio, ha reinterpretato il suo singolo “Palluni ruccati” con il Coro del liceo classico Maurolico, formato da allievi di tutte le classi del Liceo Classico e diretto dal maestro Silvia Bruccini con il coordinamento della prof.ssa Margherita Casalino. A ritirare il premio per il Coro, la dirigente scolastica Giovanna De Francesco.

E a proposito di giovani talenti, la prima artista a ricevere il premio Adolfo Celi è stata Chiara Russo, apprezzata attrice che ha portato in tutta Italia la sua sicilianità grazie anche ai personaggi interpretati in serie tv di successo come “Il Paradiso delle Signore” e “Mina Settembre”. E proprio in quest’ultima fiction, Chiara Russo ha vestito i panni di Fiore, una giovane assistente sociale alla prese con il dolore e la fragilità degli altri. Valori affini alla mission del C.I.R.S e della sua Casa Famiglia.

Le targa premio con il profilo di Adolfo Celi sono realizzata dalla Gioielleria Sofia e ideate da Gianfranco Penna, così come la scenografia della serata. A Chiara Russo e alle altre ospiti è andata anche una “Cirsetta”, borsetta realizzate dalle ragazze del C.I.R.S. nell’ambito di un laboratorio creativo ideato e seguito da Carla Siracusano.

Ma il premio Adolfo Celi è attento anche a chi lavora dietro le quinte e svolge un ruolo fondamentale per la riuscita di un film. Il secondo riconoscimento è andato infatti alla costumista Pamela Fontinovo che ha firmato gli straordinari costumi di scena del “Paradiso delle Signore”,

E poi un altro momento di grande spettacolo con la prestigiosa Accademia di Musical e recitazione On Stage, diretta da Paride Acacia e da Sarah Lanza. Sul palco una coinvolgente esibizione tratta dal musical “Fame”.

Dalla musica al grande cinema. Il quarto premio dedicato ad Adolfo Celi è andato infatti a Enrico Lo Verso, apprezzato attore che ha lavorato con registi del calibro di Ridley Scott, Giuseppe Tornatore e i fratelli Taviani.

Ieri all’arena Cicciò anche un momento profondo di riflessione sulla violenza di genere, combattuta ogni giorno dal C.I.R.S. Fenomeno che non può lasciare indifferenti e che ci riguarda da vicino. E l’arte, ancora una volta, è riuscita a lanciare un messaggio forte e diretto. Le attrici Gabriella Zecchetto e Giulia Sangiorgi hanno infatti interpretato “Farfalle” e “La forza inversa”, due monologhi scritti per questa occasione dalla giornalista Rai TGR Sicilia Antonella Gurrieri.

Da un’emozione all’altra. Sul palco il ritorno della grande musica con uno dei membri storici fin dal 1980 del gruppo Kunsertu e autore della maggior parte dei testi e delle musiche: Nello Mastroeni, che ha ritirato il premio dopo l’esibizione del Coro del Maurolico, che ha incantato tutti con la celebre “Mokarta”.

Il sesto premio Adolfo Celi ad un grande talento del cinema e del teatro. Sul palco il messinese Daniele Gonciaruk, interprete di grandi classici e volto noto delle fiction tv come La Piovra o Il Capo dei Capi e protagonista anche al cinema con L’Abbaglio di Roberto Andò.

Sul palco poi un’altra eccellenza messinese Maria Rita Barbera, i suoi costumi hanno ricevuto premi prestigiosi: dal David di Donatello ai riconoscimenti internazionali. E non poteva che ricevere anche l’omaggio dedicato ad Adolfo Celi.

C’è chi lavora con la preparazione e l’intuito, chi ha il compito di selezionare storie e volti. In poche parole: scegliere il giusto attore. Un mestiere affascinante e delicato raccontato sul palco da Stefano Rabbolini, direttore casting di importanti produzioni, da “Centovetrine” fino a “Il ragazzo dai pantaloni rosa”, dalle serie ai film, tutti capaci di arrivare al grande pubblico.

Quindi l’atteso arrivo del noto produttore Angelo Barbagallo. Per lui David di Donatello, 4 Nastri d’argento, una carriera semplicemente sontuosa, dal debutto con Notte Italia di Carlo Mazzacurati, alla solida sinergia con Nanni Moretti, fino alle collaborazioni con Marco Tullio Giordana, Giuseppe Bertolucci. Una figura che ha saputo coniugare visione culturale e capacità produttiva, spesso legata a un’idea di cinema civile, attento ai temi sociali e alla realtà del Paese. Anche per lui è arrivato il Premio Adolfo Celi.

La tematica sociale sempre in primo piano. Perché tra i protagonisti c’è stato anche un giovanissimo talento che ha saputo richiamare l’attenzione sul bullismo, rivivendo il dramma di Andrea Spezzacatena. Si tratta di Samuele Carrino, protagonista del film di successo “Il ragazzo dai pantaloni rosa”.

Quindi il gran finale con il cast del “Paradiso delle Signore”.  Un rapporto che si è consolidato negli anni quello tra il C.I.R.S. e la produzione della serie tv, rappresentata da Giannandrea Pecorelli. Sul palco il meritato applauso agli attori Giulia Sangiorgi, e Thomas Santu che ha ricordato il collega e amico Pietro Genuardi, recentemente scomparso. A chiudere le note di “Bocca chiusa”, interpretata dai ragazzi del Coro del liceo Maurolico.

Dopo l’evento, nel giardino del Cirs si è svolta una cena offerta dall’Associazione provinciale cuochi e pasticceri di Messina presieduta dallo chef Paolo Romeo.

Premi alla solidarietà e al reinserimento sociale

Il Premio Adolfo Celi è soprattutto solidarietà ed è per questo che il Cirs ogni anno assegna speciali premi a persone che si sono distinte per spirito di servizio e attenzione al sociale. Il premio solidarietà 2025 è andato a Giuseppe Lo Presti, fondatore dell’Orchestra Filarmonica di Giostra e oggi alla guida dell’Orchestra salesiana.

Quest’anno anche un altro premio dedicato al Reinserimento sociale. A vincerlo Antonella Puglisi, general manager del Capofaro Resort di Salina, grazie alla quale si è concretizzato il reinserimento lavorativo di tre ospiti della casa famiglia, che sono state inserite nello staff dell’hotel eoliano.