2 Agosto 2025 Giudiziaria

Delitti Pirri e Italiano, confermate le due rispettive misure cautelari

Tre delitti estivi e tre indagati già individuati. Il Tribunale del Riesame di Messina, conferma due misure cautelari; mentre il terzo ricorso sarà esaminato dopo la pausa d’agosto, nell’udienza dell’8 settembre. Da fine maggio a metà luglio la Procura di Barcellona, diretta dal procuratore capo Giuseppe Verzera, ha fronteggiato tre diverse inchieste per altrettante distinti omicidi. Nonostante un organico ridotto, il pool di magistrati – i sostituti Veronica De Toni, Dora Esposito e Luca Gorgone – ha guidato carabinieri e polizia in un’attività investigativa serrata al fine di individuare i presunti responsabili dei tre delitti avvenuti tra Barcellona, Milazzo e Pace del Mela. Leonardo Orlando su Gazzetta del sud fa il punto sulle indagini sui tre fatti di sangue di questa estate.

Delitto Pirri – Il primo caso è stato il delitto Pirri: l’omicidio avvenuto lungo una strada rurale che costeggia l’A20, dove il 6 giugno 2025 il corpo di Angelo Pirri, 41 anni, è stato rinvenuto in un canale di scolo ai margini dell’autostrada, nella contrada Giammoro di Pace del Mela. Un solo colpo di pistola calibro 7,65 alla nuca, esploso verosimilmente il 3 giugno, ne aveva provocato la morte. L’unico indagato è il padre, Sebastiano Pirri, 63 anni, pensionato con precedenti, raggiunto da ordinanza di custodia cautelare. Il TdR ha rigettato il suo ricorso, confermando la misura cautelare in carcere. Le indagini proseguono per chiarire i moventi economici e accertare eventuali complici.

Omicidio Italiano (foto) – Un altro caso ha riguardato Giuseppe Cordici, indagato per la macabra esecuzione nella notte fra il 9 e il 10 luglio, a Milazzo, di Salvatore Italiano, 83 anni, colpito da più colpi d’arma da fuoco al volto e alla spalla. Il presunto autore, Giuseppe Cordici, 64 anni, è stato fermato il 13 luglio; il gip Giuseppe Caristia ha convalidato il fermo e disposto la custodia in carcere per omicidio aggravato dalla premeditazione. Anche in questo procedimento il Riesame ha già confermato la misura.

Omicidio Kiseleva – Il caso più recente è quello della badante di origine russa Raisa Kiseleva: dapprima un presunto incidente, poi divenuto femminicidio. Il 12 luglio il cadavere di Raisa Kiseleva, 75 anni, originaria della Russia, è stato trovato nel greto del torrente Longano, a breve distanza dall’abitazione di Michelangelo Corica, 60 anni, dj conosciuto nei locali della zona. Gli accertamenti tecnici e le testimonianze avrebbero smentito l’ipotesi di una caduta accidentale, e la Procura ha contestato l’omicidio volontario. Corica, difeso dall’avv. Giuseppe Ciminata, ha impugnato la misura: il TdR discuterà il ricorso l’8 settembre. Un lavoro di squadra quello dei magistrati della Procura di Barcellona che supera il nodo della carenza di organico. Gli uffici sono sotto organico, ma l’impegno congiunto di magistrati, investigatori e consulenti ha permesso di dare risposte alla collettività, rimarca il procuratore Verzera. Due provvedimenti cautelari su 3 hanno superato il vaglio del Tdr; il terzo sarà esaminato nelle prime settimane di settembre.