
Carcere Barcellona, sventato un nuovo tentativo d’introdurre droga
Ancora un tentativo, l’ennesimo espediente, a cui parenti o conoscenti di detenuti del carcere di Barcellona ricorrono per introdurre sostanze stupefacenti in carcere. In questo caso si è fatto ricorso all’espediente di nascondere la droga nei pomodori. Un espediente sventato durante i controlli effettuati con le scansioni, prima che le derrate alimentari fossero consegnate ai destinatari. Il personale della polizia penitenziaria ha preventivamente scoperto il tentativo di introdurre la droga. Quest’ultima era stata abilmente occultata all’interno di quegli ortaggi contenuti in un pacco indirizzato a un detenuto. L’operazione, condotta con perizia dagli agenti dell’unità operativa colloqui, ha dimostrato ancora una volta che, nonostante le gravi carenze d’organico e i problemi strutturali dell’istituto, la guardia non è stata mai abbassata. Come previsto, sono scattate le procedure di polizia giudiziaria per individuare e identificare i responsabili dell’ennesimo tentativo di introduzione della droga. Tentativi che spesso avvengono per interposta persona. A sottolineare l’importanza dell’intervento la segreteria nazionale del sindacato “Con.Si.Pe.” che, attraverso il segretario generale Francesco Davide Scaduto, ha espresso «un plauso al personale operante», ricordando come episodi del genere siano purtroppo sempre più frequenti in un istituto che da anni convive con criticità organizzative, e strutturali della casa circondariale. Il sindacato ha inoltre richiamato l’attenzione sull’impegno quotidiano degli agenti, che operano in condizioni difficili e con mezzi spesso insufficienti. Proprio per denunciare questa situazione, il mese di settembre è stato ribattezzato dal Con.si.pe il ‘mese in blu’, in virtù di manifestazioni in programma per il 25 settembre davanti a tutti i provveditorati regionali d’Italia, compreso quello di Palermo. L’obiettivo è far sentire la voce degli operatori penitenziari, chiedendo più tutele e migliori condizioni di lavoro. La vicenda si è verificata a pochi giorni dell’intervento del procuratore di Barcellona, Giuseppe Verzera, che ha nuovamente segnalato al Ministero della Giustizia le criticità strutturali del carcere, che mettono a rischio, oltre ai detenuti, il personale della polizia penitenziaria. La segreteria nazionale del Con.Si.Pe. chiede infine all’amministrazione penitenziaria di attivare le procedure per il riconoscimento delle ricompense dovute al personale che ha impedito l’ingresso della droga nell’Istituto penitenziario.