10 Settembre 2025 Giudiziaria

FOTO – FEMMINICIDIO SARA CAMPANELLA, CORTE D’ASSISE DI MESSINA CHIUDE PROCESSO PER MORTE DEL REO

Non luogo a procedere per estinzione del reato per morte del reo. E’ la sentenza pronunciata dalla Corte d’assise di Messina, dopo una breve camera di consiglio, del processo a Stefano Argentino, suicida nel carcere di Gazzi dove l’imputato, reo confesso, era detenuto per il femminicidio di Sara Campanella. I legali della famiglia della vittima, gli avvocati Cettina La Torre, Filippo Barbera e Riccardo Meandro, hanno depositato agli atti del procedimento una memoria nella quale annunciano che presenteranno un esposto alla Procura di Messina, nei confronti di Daniela Santoro, madre di Argentino, per valutare se sussistano le ipotesi di favoreggiamento e concorso nella commissione del reato commesso da Stefano Argentino che era imputato per omicidio aggravato premeditato.

La mamma: “Siamo qui a dare giustizia a Sara”

“Fin’ora c’è stato silenzio, necessario per un dolore così grande, ma siamo qui per dare giustizia a Sara. Perché Sara deve avere giustizia: vogliamo la verità. Se ci sono responsabilità, allora si trovino. La sua luce continuerà a illuminarci perchéLei era amore e continuerà a dare amore” .

Lo ha affermato Concetta Serrano Spagnolo, mamma di Sara Campanella, dopo la sentenza della Corte d’assise di Messina del processo a Stefano Argentino, suicida nel carcere di Gazzi dove l’imputato, reo confesso, era detenuto per il femminicidio della giovane studentessa universitaria. Alla domanda se c’è una persona a cui si riferisse, la mamma di Sara ha replicato: “Non mi esprimo, ci saranno i miei avvocati che stabiliranno tutto”.