
Omicidio Campanella, i legali della famiglia di Sara: «La madre non ha fermato Stefano, anzi gli diceva “Volere è potere”»
«Il no di una donna è un no e va rispettato. Sempre». Lo ha detto l’avvocata Concetta La Torre, legale della famiglia di Sara Campanella, annunciando la presentazione di un esposto in Procura per accertare eventuali responsabilità di terzi nell’omicidio. Secondo i legali, la madre di Stefano Argentino, l’assassino della giovane, non lo avrebbe fermato ma in più occasioni lo avrebbe incoraggiato, scrivendogli messaggi come “Dai tempo al tempo” e “Volere è potere”. Dopo il delitto – aggiungono i difensori – fu proprio la madre a raggiungerlo in auto a Messina, già consapevole di quanto accaduto. N.N./Agenzia Italpress