
Tortorici (ME): tentata estorsione e spaccio di stupefacenti. Tre arresti dei CarabinierI. I nomi
All’alba di oggi, i Carabinieri della Compagnia di Sant’Agata di Militello hanno dato esecuzione a un’ordinanza di applicazione della misura cautelare personale degli arresti domiciliari, con l’applicazione del braccialetto elettronico, emessa dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Patti su conforme richiesta della locale Procura della Repubblica, nei confronti di tre soggetti, padre e due figli, di 64, 39 e 34 anni, tutti pregiudicati e residenti nel comune di Tortorici. Si tratta di Salvatore Destro Pastizzaro Salvatore e i figli Sebastiano e Davis.
I tre sono ritenuti responsabili, a vario titolo, dei reati di tentata estorsione e detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti, in concorso tra loro, commessi tra il mese di novembre 2024 e quello di febbraio 2025.
L’attività investigativa, condotta dai Carabinieri della Sezione Operativa della Compagnia di Sant’Agata di Militello e della Stazione di Tortorici, sotto il coordinamento della Procura della Repubblica di Patti, diretta dal Procuratore dott. Angelo Vittorio Cavallo, ha preso avvio a seguito della denuncia sporta nel novembre 2024 da due proprietari terrieri di Tortorici.
Le vittime avevano riferito di essere state oggetto di reiterate minacce e aggressioni fisiche e verbali da parte degli indagati, i quali avevano da poco acquistato un terreno confinante con quello dei denuncianti.
Dalle indagini è emerso che le condotte intimidatorie poste in essere dai tre uomini erano finalizzate a ottenere, senza alcun titolo legittimo, la cessione gratuita di porzioni di terreno utili ad ampliare una strada vicinale ad uso pubblico esistente da quasi un secolo.
Le attività tecniche, i servizi di osservazione, le acquisizioni documentali e le testimonianze raccolte dai militari dell’Arma hanno permesso di raccogliere numerosi e concordanti elementi di riscontro alle dichiarazioni delle persone offese, le quali, a causa delle continue pressioni e nel timore di ulteriori ritorsioni, si erano viste costrette ad abbandonare le loro proprietà.
Nel corso delle indagini, i Carabinieri hanno inoltre accertato che i due figli, già noti alle Forze dell’Ordine per precedenti specifici, si erano resi protagonisti anche di attività di traffico di sostanze stupefacenti.
Nel febbraio 2025, i militari hanno documentato un loro spostamento nella provincia di Catania, dove i due avevano acquistato un ingente quantitativo di droga. Grazie a un mirato dispositivo di controllo del territorio, predisposto dai Carabinieri, l’autovettura dei sospettati è stata intercettata e bloccata dopo un breve inseguimento, durante il quale uno dei fratelli aveva tentato di sottrarsi all’alt.
La perquisizione del veicolo ha consentito di rinvenire e sequestrare circa 500 grammi di cocaina e 7 grammi di marijuana, destinati allo spaccio nell’area dei Nebrodi.
Il 39enne è stato pertanto arrestato in flagranza di reato e, a seguito dell’udienza di convalida, sottoposto agli arresti domiciliari; il fratello 34enne, invece, è stato raggiunto nella giornata odierna dal medesimo provvedimento cautelare.
I gravi indizi di colpevolezza raccolti dai Carabinieri nel corso dell’indagine sono stati pienamente condivisi dal G.I.P. del Tribunale di Patti, che ha emesso l’ordinanza oggi eseguita dai militari dell’Arma nei confronti dei tre indagati.
Si precisa che, in ossequio al principio costituzionale della presunzione di innocenza, le persone sottoposte alle indagini devono ritenersi non colpevoli fino alla pronuncia di una sentenza definitiva di condanna.
Il procedimento penale proseguirà nelle forme del contraddittorio tra le parti dinanzi a un giudice terzo e imparziale, e potrà concludersi anche con l’assoluzione degli indagati da ogni addebito.