13 Ottobre 2025 Politica e Sindacato

La petizione promossa da “No Ponte Capo Peloro”: «Basile difenda sul serio la città e il territorio»

«La procedura del progetto del Ponte sullo Stretto ha subìto una brusca frenata dalla Corte dei conti ma la partita non è ancora chiusa ed è il momento di far sentire forte la voce dei cittadini e difendere la comunità messinese. Per questo, già da alcune settimane, il Comitato No Ponte Capo Peloro, Alleanza-Verdi Sinistra, M5S, Pd, e Cgil hanno avviato una raccolta firme per sollecitare il sindaco di Messina Federico Basile, che si comporta come se la realizzazione del Ponte sullo Stretto fosse inevitabile, ad assumere tutte le iniziative necessarie a difesa del territorio, anche quella giudiziaria. Semmai i cantieri del Ponte dovessero partire, i danni e i disagi per i cittadini sarebbero incalcolabili. E la responsabilità politica ricadrà non solo su chi ha sostenuto l’opera, ma anche su chi non si è opposto con la necessaria e dovuta fermezza».

A sostenerlo sono i rappresentanti del Comitato “No Ponte Capo Peloro”, promotori della petizione. «Le pubblicizzate osservazioni del Comune di Messina per le opere ferroviarie connesse al Ponte sullo Stretto nella zona di Contesse, più che una puntuale contestazione delle scelte progettuali di Rfi, sono in realtà una sequela di lamentazioni con il Ministero e con Rfi per non essere stati coinvolti, nonostante i rilevanti impatti ambientali, sociali ed economici delle opere. Una conferma del ruolo passivo tenuto fino ad oggi dal sindaco – afferma il Comitato –, per questo chiediamo che Basile assuma una posizione decisa a difesa della città. Perché se il progetto del Ponte dovesse passare, è certo che le 20 aree di cantiere previste da nord a sud travolgeranno per anni la nostra vita quotidiana e il nostro territorio. Altro che “Salva Contesse” e “Messina protagonista”. Salviamo Messina, da Contesse a Torre Faro».