22 Dicembre 2025 Guerra&Pace

Trapani Birgi avamposto per le operazioni di intelligence NATO proUcraina

Di Antonio Mazzeo. - Rischierati in Sicilia i grandi aerei radar E-3A AWACS per concorrere alle operazioni di comando, controllo, intelligence e sorveglianza delle forze armate NATO nel sanguinoso scacchiere di guerra russo-ucraino.

La sera di sabato 20 dicembre, alle ore 20.30, un velivolo AWACS prodotto dal colosso aerospaziale Boeing è decollato dalla base aerea di Trapani Birgi per svolgere una lunga missione di nove ore sui cieli della Polonia. L’aereo ha operato sotto il codice NATO05 (registrazione LX-90448). Dopo la partenza dalla base siciliana, l’E-3A AWACS ha puntato in direzione nord-est attraversando l’Italia e l’Europa centrale. Raggiunto lo spazio aereo dellaPolonia, il velivolo radar ha effettuato una rotta di volo tipica di un mezzo militare predisposto per lo svolgimento di missioni di preallarme e comando e controllo.

Il tempo di sorvolo sulla Polona indica che si è trattata di una missione focalizzata sul mantenimento della consapevolezza situazionale in una delle aree più sensibili della NATO”, commentano gli analisti del sito specializzato ItaMilRadar che hanno tracciato le operazioni dell’AWACS NATO. Sin dall’inizio della guerra in Ucraina, la Polonia è divenuta una pietra angolare del Fianco orientale dell’Alleanza, quale hub logistico e come paese in prima linea confinante con l’area più estesa di confronto con la Russia.

Ciò che distingue la missione odierna è la scelta della base operativa”, aggiungono gli analisti di ItaMilRadar. Lanciare una sortita così lunga da Trapani sottolinea come il sud Italia sia sempre più impiegato come hubstrategico che come semplice avamposto mediterraneo. Dalla Sicilia, gli AWACS NATO possono raggiungere l’Europa orientale mentre beneficiano di più stabili condizioni climatiche e di una minore congestione del traffico aereo in comparazione con le basi settentrionali, specialmente durante i mesi invernali. Ciò accresce sia la flessibilità operativa che l’efficienza delelmissioni”.

Nei giorni precedenti alla missione dell’aereo radar NATO decollato da Trapani Birgi verso la Polonia, è stato registrato un intenso traffico di velivoli con e senza pilota delle forze aeree dei paesi membri dell’Alleanza nei cieli dell’Europa orientale, specie in quelli confinanti con l’Ucraina. In particolare sono stati monitorati i voli verso il Mar Nero dei grandi aerei di intelligence, sorveglianza e riconoscimento “Poseidon 8A” di US Navi e dei droni “Global Hawk” di US Air Force, tutti operativi dalla Stazione aeronavale siciliana di Sigonella.

“La NATO sta continuando a generare un flusso costante di missioni lungo le proprie frontiere orientali”, spige ItaMilRadar. Il volo di nove ore da Trapani di sabato 20 si adatta perfettamente a questo schema, evidenziando come l’Alleanza sia in grado di proiettare la copertura aerea persistente delle operazioni di comando e controllo sul Fianco Est anche quando opera a centinaia di chilometri di distanza. Più di una sortita di routine, la missione del velivolo AWACS è un modo di far presente, e Trapani in particolare, che esserestano un fattore chiave dell’architettura di sorveglianza aerea della NATO in un momento in cui il monitoraggio dell’Europa orientale resta una priorità strategica”.

Lo schieramento avanzato in Italia della flotta dei velivoli E-3A AWACS indotazione all’Alleanza Atlantica per rafforzare le attività di vigilanza pianificate per i mesi invernali, ha preso il via con l’arrivo - la mattina di giovedì 18 dicembre del primo aereo (indicato con il codice LX-N904489) presso la Forward Operating Base (base operativa avanzata) di Trapani.

“Dalla Sicilia l’aereo radar E-3A può supportare con maggiore efficienza i compiti di sorveglianza e comando e controllo in tutto il Mediterraneo, nei Balcani e nelle più lontane aree orientali di interesse, così come mantenere rapido accesso ai teatri operativi meridionali ed orientali della NATO”, spiegano gli analisti. “La location di Trapani offre anche vantaggi logistici e minori tempi di transito in comparazione con le basi del Nord, consentendo ai velivoli di trascorrere meno tempo in volo”.

“Il dislocamento si inserisce in uno schema ben consolidato”, conclude ItaMilRadar. L’Italia ha ripetutamente ospitato gli aerei AWACS della NATO durante i periodi di maggiore attività o con limiti stagionali, sottolineando il ruolo centrale di Roma all’interno dell’architettura di difesa aerea e missilistica e di intelligence dell’Alleanza. Poiché si intensificano le operazioni invernali, Trapani diviene ancora una volta un centro nevralgico delle capacità di preavviso e pronto intervento aereo della NATO, assicurando prontezza operativa i tempi critici per la sicurezza regionale”.

Nei mesi scorso il ministero della Difesa italiano ha reso noto l’avvio dei lavori di ampliamento della grande base aerea di Trapani in vista della realizzazione di un Centro di formazione dei piloti dei paesi che si sono dotati o intendono dotarsi del cacciabombardiere di quinta generazione F-35 (a capacità nucleare), il primo fuori dal territorio degli Stati Uniti d’America.