16 Gennaio 2022 Politica e Sindacato

Messina, domani scuola in presenza. Nessuna nuova ordinanza del sindaco

Il sindaco, che venerdì sera aveva palesato la volontà di non ricorrere a nuove ordinanze, dopo la bocciatura del Tar, nel primissimo pomeriggio di oggi - in diretta dalla Rada di San Francesco - aveva annunciato invece che stava per preparare una nuova ordinanza sulla scuola per andare in Dad, visto che Messina è in zona arancione. "Io ci provo - dice De Luca - articolo l'ordinanza in un altro modo, dopo la sentenza del Tar, nella speranza che regga. Domani non si va a scuola e si fa la dad, poi se domani qualcun altro deciderà di fare ricorso e il Tar ci darà torto vorrà dire che martedì o mercoledì si tornerà in presenza. Ma per me siamo zona arancione e io ci provo per scardinare questo principio assurdo che è torniamo a scuola, ci contagiamo e poi andiamo in dad".

L'intervento della sottosegretaria Floridia

Passano pochi minuti e interviene la sottosegretaria Floridia che tuona: "Ho atteso nel silenzio la prima settimana di scuola. L'inizio poteva anche essere complicato. Ma adesso basta! - scrive la Floridia - Che nessuno continui a privare del diritto allo studio i più piccoli, i nostri giovani, tenendo le scuole chiuse mentre tutto il resto è aperto! In Sicilia un'ordinanza di Musumeci ha creato lo scompiglio e da troppi giorni c'è confusione. Questa ordinanza, malamente interpretata, viene utilizzata per chiudere le scuole in zona rossa o arancione, indiscriminatamente. E non solo. Le scuole non si devono chiudere, neanche in quelle zone, salvo in caso di focolai o gravi e comprovate situazioni. Non si chiudono per precauzione, per paura, per comodità. Non si chiudono per poi lasciare che il pomeriggio i ragazzi escano per le città a giocare e incontrarsi come nulla fosse! Lo chiedo a tutti i sindaci e in particolare al sindaco di Messina città della quale conosco molto bene la popolazione scolastica e le sue necessità, la smetta di fare campagna elettorale sul tema scuola e permetta ai nostri studenti di esercitare al meglio il diritto allo studio. Ne hanno bisogno loro".

Il Comitato Scuola in presenza: "Il sindaco fa solo politica"

Sulla stessa scia Cesare Natoli, presidente del Comitato scuola in presenza: "Abbiamo da poco appreso che il sindaco ha appena comunicato che disporrà una nuova ordinanza di chiusura delle scuole, del tutto incurante, a questo punto, delle pronunce dell'autorità giudiziaria e dell'esito pressoché scontato di un nuovo ricorso. È chiaro, pertanto, ormai a tutti che il fine del sindaco è solo quello di cavalcare la comprensibile preoccupazione dei cittadini come facile strumento di consenso politico, contrapponendosi - come già fatto nel recente passato - allo Stato autoproclamandosi "salvatore della patria". Auspichiamo, fino all'ultimo, un ripensamento nell'interesse esclusivo di tutta la collettività. Se così non sarà, valuteremo se impugnare anche l'annunciata ordinanza, al netto di ogni eventuale responsabilità di natura penale".

Decreto del Tar sul Comune di Siracusa

Nel pomeriggio di oggi viene pubblicato anche il decreto cautelare del Tar che accoglie il ricorso contro il Comune di Siracusa che aveva previsto la dad: secondo il Tar "il Comune di Siracusa è attualmente “zona arancione”; ne consegue che l’ordinanza del Comune di Siracusa viola i parametri normativi appena indicati, che appaiono prevalenti rispetto a quanto disposto con ordinanza del Presidente della Regione Siciliana n. 1 in data 7 gennaio 2022”. Il TAR quindi chiarisce - ancora una volta, perché si sapeva da tempo - che il potere discrezionale dei sindaci in materia di chiusura delle scuole può essere esercitato esclusivamente in zona rossa. Il Tar chiarisce ciò che in realtà era chiaro da tempo: si può fare ricorso in dad solo se in zona rossa.

La scelta definitiva del sindaco

Il sindaco De Luca poco dopo le 17 annuncia: "Basta così, mi arrendo. Guarda un po' la nuova ordinanza del Tar esce pochi minuti dopo il mio annuncio del primo pomeriggio. In zona arancione non posso fare nulla. Domani tutti in presenza, mi dispiace per studenti e genitori".