Giudiziaria / 12 Gennaio 2025

Concorso 'truccato' per un posto da ricercatore a Messina, archiviazione per tre professori. Erano accusati di falsificazione di verbali e abuso d'ufficio

Nel settembre 2023, la procura di Messina, rappresentata dal Sostituto Procuratore Rosanna Casabona, notificava un invito a comparire a tre accademici di fama internazionale: Michele Caraglia, Professore Ordinario presso l'Università degli Studi della Campania "Luigi Vanvitelli", Giuseppe Legname, Professore di Biochimica presso l'Università degli Studi di Trieste, e Giovanni Li Volti, Professore Ordinario di Biochimica all'Università di Catania. Gli accademici erano indagati nell'ambito di una inchiesta, scaturita dalla denuncia della dottoressa Santa Cirmi, candidata non vincitrice al concorso universitario bandito dall'Università di Messina per un posto di ricercatore. Le accuse iniziali: falsificazione e abuso d'ufficio. La denuncia presentata dalla dottoressa Cirmi ipotizzava che il concorso fosse stato gestito in maniera illecita. Secondo l'accusa, i membri della commissione esaminatrice avrebbero falsificato i verbali delle prove concorsuali, simulando un confronto scientifico tra i candidati. In realtà, sarebbe stata già decisa la vittoria della dottoressa Roberta Fusco, allieva dell'ex Rettore dell'Università di Messina, Salvatore Cuzzocrea. La vicenda giudiziaria la racconta, in un articolo di . . .