24 Gennaio 2022 Attualità

Cinquanta studenti di Lingue straniere Unime: «Per niente stimolati e scoraggiati»

Un corso di laurea che dovrebbe concludersi in tre anni si dimostra essere una trappola per cinquanta studenti fuoricorso. Si tratta del corso di studio in lingue straniere presso UniMe. C’è chi è al quarto anno di iscrizione, c’è anche chi è al decimo anno: “Per niente stimolati, affrontiamo ormai questo percorso con scoraggiamento, anzi molte volte veniamo anche ridicolizzati, e la situazione la vede solo dall’esterno, e invece di darci ascolto si limita a giudicare chi con impegno e fatica, cerca ogni giorno di fare del suo meglio per costruirsi un futuro.” Nella giornata di ieri giunta anche la risposta da parte del rettorato.

Di seguito la lettera:

«Gentilissimi,
prima di esporre la seguente, anticipiamo che non scriviamo per giudicare o criticare nessuno, ma per cercare un riscontro positivo. Ci sentiamo di dover raccontare una situazione che sta comportando disagi all’interno del nostro corso di laurea.

Siamo un gruppo di 50 studenti. Studiamo lingue straniere all’università di Messina. Vi sembrerà assurdo ma siamo tutti fuori corso dal quarto anno in poi (arrivando addirittura al decimo anno di iscrizione). Puntualizziamo che la durata normale del corso è di 3 anni. Non sappiamo il numero preciso, ma conosciamo tantissime persone rimaste intrappolate in questa facoltà da anni. Proviamo un grandissimo sconforto nel vedere, che solo noi rispetto agli altri cds (corso di studi, ndr) riscontriamo queste difficoltà. Negli anni l’organizzazione interna del corso è peggiorata sempre di più e hanno reso sempre più difficile il raggiungimento della laurea, come la diminuzione degli esami scritti di lingua. Nel resto dell’ateneo è possibile prenotarsi ad un esame circa 10 volte l’anno. Invece noi possiamo svolgere le prove di lingua (materia principale) solo 3 volte l’anno, se l’esame dovesse avere esito negativo, si rimane in alcuni casi, bloccati con le altre materie, poiché si tratta di materie propedeutiche. Costretti dunque, ad attendere mesi per poter riprovare.

Recentemente, è stato disposto di dover svolgere esami esclusivamente online. I docenti hanno così cambiato completamente le modalità d’esame per le lingue, per molte di queste non siamo stati neanche avvisati su come dovesse essere svolto. È capitato infatti ad alcuni colleghi, di collegarsi in videochiamata il giorno dell’esame e scoprire al momento stesso la modalità d’esame. La cosa più eclatante è stata che i rappresentanti hanno chiesto linee guida, ma a questa richiesta ci è stato comunicato che le linee guida sugli esami erano state già pubblicate nel sito, quando in realtà, per molte di queste materie non vi era nulla, se non per alcune pubblicate a soli pochi giorni dall’esame; rifiutandosi quindi di aiutarci.

Non sappiamo più cosa fare per poter uscire da questo incubo. Tantissime persone si ritirano dopo aver investito soldi e anni di studio. L’amministrazione universitaria continua a non guardarsi intorno e chiedersi come mai ci siano così tanti studenti iscritti fuori corso da molti anni. Vorremo proporre una raccolta firme o altro, ma sappiamo già che non sortirà alcun effetto, poiché più e più volte sono state negate le richieste della rappresentanza studentesca.

Speranzosi, ancora una volta avanziamo delle richieste di aiuto tramite questa lettera, e provare a rendere pubblico attraverso i giornali cosa stiamo passando, in modo da riuscire a trovare qualcuno che possa interessarsi a questa nostra sconfortante situazione. Chiediamo solo di essere ascoltati. In gioco c’è il nostro futuro. Noi come altri, non abbiamo perso la voglia di migliorare e di portare avanti questo percorso di studi con dedizione, ma per farlo abbiamo bisogno di un ambiente universitario, che tenga conto delle nostre richieste di aiuto. Per niente stimolati, affrontiamo ormai questo percorso con scoraggiamento, anzi molte volte veniamo anche ridicolizzati, e la situazione la vede solo dall’esterno, e invece di darci ascolto si limita a giudicare chi con impegno e fatica, cerca ogni giorno di fare del suo meglio per costruirsi un futuro.

Gli studenti del cds di lingue e letterature straniere.»

Nella giornata di ieri è arrivata anche la risposta dall’amministrazione centrale dell’Ateneo: pronto un incontro che si terrà al  più presto tra il direttore del dipartimento (il DICAM), il coordinatore del corso di studi e il rettore.