Corsa al Colle, Di Matteo: ”Onorato per i voti espressi in mio favore”
"Da uomo delle istituzioni mi sento onorato per i voti che in questi giorni sono stati espressi in mio favore. Li considero un importante attestato di stima per me e per altri che continuano a servire il Paese trovando nella Costituzione il punto di riferimento più alto dell'impegno e del sacrificio quotidiano". Sono state queste le parole dette dal consigliere togato del Csm Nino Di Matteo all’Adnkronos commentando i voti ottenuti in questi giorni durante l’estenuante rito di votazioni per eleggere il nuovo Capo dello Stato. Due giorni fa ha ottenuto cinquantasei preferenze, votato dal gruppo degli ex 5 Stelle de “L'Alternativa c’è”, mentre nell’ultima votazione ha ottenuto una quarantina di voti.
Di Matteo è palermitano e uomo delle istituzioni, come lo è Sergio Mattarella, l’unico presidente della Repubblica ad aver difeso pubblicamente il magistrato. Un messaggio semplice nella sua forma, ma che ha rappresentato una grande presa di posizione da parte della più alta carica dello Stato la quale, in qualità di parente di vittima di mafia, può comprendere più di altri le gravissime minacce rappresentate dalle organizzazioni criminali ed un progetto di morte nei confronti di Di Matteo che, come fu messo nero su bianco dai giudici nisseni che archiviarono la prima inchiesta, sono tutt'ora in corso e pienamente operativo.
Sia Nino Di Matteo che Sergio Mattarella rappresentano indubbiante due grandi uomini delle istituzioni e i voti ottenuti uniti alla grande stima degli italiani, lo dimostrano.