31 Gennaio 2022 Attualità

VERITA’ PER GALATI MARINA: LA SPIAGGIA DELL’ILLUSIONE

Difesa delle coste a Galati Marina. La spiaggia cresce a vista d’occhio! Così in un post il sindaco di Messina Cateno De Luca che dava conto di un sopralluogo dell’assessore Francesco Caminiti, Salvo Puccio e Roberto Cicala per verificare l’andamento dei lavori per la difesa delle coste nella zona di Messina Sud.

Sembrava fiducioso il sindaco: “Come sempre è bene quel che finisce bene al netto di ogni sterile polemica”.

Non aveva fatto i conti nè con i commenti su fb né con il Comitato Salviamo Galati Marina nato nel 2019 per sollecitare l’amministrazione alla messa in sicurezza del litorale e che ora scende in campo parlando di “narrazione fuoriviante e faziosa”.

“Se è vero che da un lato sembrerebbe che si stia verificando un’azione di ripascimento della costa, non si può non considerare che il fenomeno a cui assistiamo è visibilmente quello dello spostamento – scrivono – cioè dell’azione del mare che erode in alcune porzioni di territorio, riportando lo stesso materiale più avanti. Vi alleghiamo delle eloquenti immagini per farvi capire meglio ciò di cui parliamo. Inoltre si sostiene che, grazie all’operato del Comune, non ci sono stati danni alle abitazioni. Ci avrebbe senz’altro fatto piacere poter confermare questa dichiarazione, ma che purtroppo, amaramente, ancora una volta viene smentita dai fatti, poiché anche durante questa amministrazione, non sono mancati gli episodi in cui, nonostante allerte diramate dal DRPC, abbiamo dovuto vedere proprietà private dilaniate dalla forza del mare, stabili allagati, abitazioni che hanno subito danni anche a causa dell’inadempienza e mancanza di tempestività da parte dell’apparato comunale”.

Secondo il Comitato “ancora una volta vediamo il nostro fragile paesino gettato nel tritacarne della propaganda, dove l’accecata ricerca del consenso prevale su di ogni altra cosa. Per noi la buona politica non è quella che si ferma ai proclama. Quindi non possiamo che continuare ad auspicare, oltre il completamento dell’opera integrale con i 9 pennelli previsti dal progetto (mettere in sicurezza dovrebbe ritenersi un atto dovuto dopo tutti i danni e le sofferenze subite, non un’azione straordinaria!) che si continui ad operare con la dovuta attenzione per le zone limitrofe, le quali continuano ad essere erose”.

Infine un apprezzamento per l’impegno di chi ha permesso l’avvio dei lavori e quanto fin ora concretamente fatto. Quello che si auspica però è “l’integrazione con altre azioni, che vadano ben oltre le sole ordinanze di sgombero, mirate a contrastare la moria sociale ed economica che ormai da anni attanaglia sempre di più Galati Marina, volendo ancora riservare un barlume di speranza rivolto verso le istituzioni, per poter restituire un futuro prospero al nostro paese”.