23 Febbraio 2022 Giudiziaria

Restituito il patrimonio a Matacena e Chiara Rizzo

Con ordinanza del 18 febbraio scorso (resa nota oggi) la Corte di Assise di Appello di Reggio Calabria ha accolto l’opposizione della difesa ed ha revocato il sequestro preventivo e la confisca di tutti i beni di Chiara Rizzo e Amedeo Matacena sottoposti a misura ablativa nel 2017. Chiara Rizzo era difesa dagli avvocati Bonaventura Candido e  Corrado Politi, mentre Amedeo Matacena dall'avvocato Enzo Caccavari.

"Dopo oltre 4 anni è stato definitivamente accertato - si legge nel comunicato - che l’ingente patrimonio della famiglia Matacena (di cui Chiara Rizzo era ed è benficiaria economica), contrariamente a quanto sostenuto dalla GdF, non era per nulla sperequato rispetto alle entrate ed ai redditi familiari, tutti lecitamente conseguiti. Durante l’istruttoria la Corte di Assise aveva già restituito a Chiara Rizzo il consistente saldo attivo di un conto corrente che la stessa intratteneva alla Seychelles ed ora (a conclusione di una lunga istruttoria ed all’esito di un approfondita perizia) la Corte, accogliendo integralmente le tesi e le richieste difensive (sostenute anche dalla P.G.) ha disposto l’immediata restituzione di tutto quanto a suo tempo messo sottochiave, ovvero immobili, società, navi, c/c ecc..  Si apre ora un nuovo capitolo. Chiara Rizzo ha già dato incarico ai propri legali (Bonaventura Candido e Corrado Politi) di attendere alle formalità di restituzione e di relazionarla – per ogni successiva valutazione – sulla consistenza di quanto ancora disponibile e sulla gestione operata in questi anni".

“Manifestiamo piena soddisfazione - scrivono i difensori - per un provvedimento che restituisce dignità (prima ancora che patrimonio) a Chiara Rizzo. Abbiamo sempre creduto – nonostante le difficoltà - di poter conseguire questo risultato e ci rammarichiamo solo della circostanza che quanto rilevato dalle difese – e confermato dai periti nominati dalla Corte – era agevolmente desumibile dalla documentazione sequestrata. Oggi è stata scritta una pagina di vera Giustizia di cui andiamo fieri”.