17 Marzo 2022 Attualità

FIERA, LA PROPOSTA DI ‘RISPETTOMESSINA’ PER SBLOCCARE L’IMPASSE

Il gruppo di iniziativa civica 'RispettoMessina' lancia una proposta per il futuro della cittadella fieristica che preveda l'istituto della consegna a un Ente territoriale (Comune o Regione). Pubblichiamo di seguito il documento:

La importante e partecipata iniziativa, promossa dal Presidente dell’Autorita di Sistema Portuale dello Stretto, di un “confronto pubblico” su una parziale area di tutto il water-front cittadino, ha dato luogo ad una serie di proposte riguardanti la parte della fascia demaniale che va dalla foce del torrente Boccetta a quella del torrente Annunziata.

Proposte interessanti che, in alcuni casi, vanno approfondite perché in contrasto con le previsioni del P.R.P., e con i piani di attuazione degli interventi operativi.

Ma quello che è emerso, da questa occasione di confronto propositivo, è la diversità di vedute sul futuro dell’area della ex Cittadella Fieristica. Un’area sottratta alla fruizione pubblica da ormai troppo tempo, ed interessata da lavori interminabili di ridefinizione delle strutture esistenti, che sono, però, oggetto di contenziosi non facilmente
risolvibili a breve termine.

Riteniamo, comunque, che il destino di questa area, un tempo strategica per Messina, non possa dipendere solo dalle decisioni adottate dall’AdSP.

Ricordando, anche, che i precedenti tentativi di rilancio e di una ridefinizione delle vocazioni dell’area non hanno avuto l’effetto auspicato. Tentativi, risalenti a qualche anno fa, quali: il “Protocollo di intesa per lo sviluppo, la valorizzazione dell’Area del quartiere fieristico e l’ottimizzazione del rapporto strategico mare-territorio sottoscritto nel 2014 fra il Comune di Messina, l’Autorita Portuale e l’Autorita Marittima dello Stretto, da parte dei rappresentanti pro tempore; ed il bando internazionale per la valorizzazione dell’area, emanato dall’Autorita’Portuale nel 2016,e che non ha avuto riscontri positivi.

Per cui, alla luce anche di una “querelle”subentrata fra enti ed istituzioni pubbliche sulla “proprietà” di tale area, e viste le condizioni di assoluto degrado in cui si trova da diversi anni, si potrebbe fare ricorso, per cercare di sbloccare questa “impasse” al cosiddetto “istituto della consegna” (previsto dalle normative vigenti) di un ‘area demaniale marittima di proprietà dello Stato, e ,pertanto, inalienabile.

Consegna che si attua con la richiesta da parte di un Ente Pubblico territoriale quale la Regione Siciliana, o La Città Metropolitana od il Comune di Messina, corredata da un progetto di valorizzazione e di gestione dell’area interessata. Richiesta, accompagnata da un credibile piano finanziario, che verrà vagliata dalla AdSP e dal Ministero competente, per valutare se sussistano le condizione per la consegna dell’area in uso gratuito per un massimo di tre anni, e successivamente con l’applicazione del “canone ricognitorio” fino alla realizzazione della proposta progettuale presentata. Una proposta che dovrà tenere conto delle destinazioni d’uso prevista negli strumenti di pianificazione e dei vincoli paesaggistici ed architettonici esistenti; e che non potrà prescindere dagli interventi finanziati dallAutorita di sistema,e dalla forte istanza di partecipazione e di “protagonismo civico”, che sta sempre più emergendo,finalizzati alla piena e continua fruizione pubblica di uno “spazio identitario” che , un tempo, era “il fiore all”occhiello” della Città.