18 Marzo 2022 Giudiziaria

IL PROCESSO: LE ‘BUSTARELLE’ ALL’AIAS DI BARCELLONA, TUTTI PROSCIOLTI PER PRESCRIZIONE. ASSOLTO SERGIO LO TROVATO

DI EDG - Il collegio del Tribunale di Barcellona presieduto dal giudice Antonino Orifici, con a latere Noemi Genovese e Mariacristina Polimeni, ha prosciolto per prescrizione tutti gli imputati del troncone processuale della vicenda Aias, una storia di bustarelle denunciata dall'ex presidente dell'associazione, il commercialista barcellonese Luigi La Rosa. L'unico imputato assolto nel merito con formula piena ("per non aver commesso il fatto") è stato Sergio Lo Trovato, difeso dall'avvocato Fabio Repici. Il pm Emanuela Scali, nell'udienza di dicembre, aveva sollecitato condanne per tutti gli imputati e chiesto una sola assoluzione per Sergio Lo Trovato (nel dettaglio due richieste di condanna, 4 anni e 3 mesi per D'Amico e per Grasso, una d'assoluzione nel merito, per Sergio Lo Trovato, mentre per tutto il resto il pm aveva sollecitato ai giudici la prescrizione). Il processo aveva avuto inizio nel lontano 2013, ed era nato dalle dichiarazioni rese da Luigi La Rosa l'8 maggio 2010.

Nel procedimento erano imputati con l’ipotesi di concussione in concorso, politici ed ex dirigenti regionali e nazionali dell’Aias. Si trattava dell’ex deputato europeo ed ex assessore regionale alla Sanità Sebastiano Sanzarello (difeso dagli avvocati Lo Presti e Favazzo), attuale sindaco di Mistretta, dell’ex assessore provinciale ed ex dirigente del Comune di Barcellona Natale D’Amico (difeso dall'avv. Francesco Russo), dell’ex presidente nazionale dell’Aias Francesco Lo Trovato, dell’ex commissario della sezione di Milazzo e revisore dei conti dell’Aias Giuseppe Grasso (difeso dagli avvocati Bartolone e Lo Presti), e infine dell’ex commissario straordinario della sezione di Barcellona, Sergio Lo Trovato.

Le parti civili erano rappresentate dagli avvocati Sebastiano Fazio per La Rosa Luigi, Angela Maria Pino per Scilipoti Amalia (moglie di La Rosa), Giuseppe Tortora per Sebastiano Messina, Giovanni Munafò per Angela D’Angelo e Massimiliano Arnò.