2 Aprile 2022 Guerra&Pace

FOTO – IL TERZO PODACST DI ANTONIO MAZZEO: LA CAROVANA DELLA PACE E’ ARRIVATA A LEOPOLI, SCARICATI MEDICINALI E GENERI ALIMENTARI

DI EDG – Alle 4 di questa mattina si è ricompattata la colonna dei 50 mezzi carica di aiuti e diretta a Leopoli in Ucraina. Il serpentone lungo un chilometro si è ricomposto per facilitare i controlli doganali e poi si è dato appuntamento dall'altra parte. Adesso i mezzi si sono divisi in gruppi per scaglionare l'arrivo e consegnare gli aiuti.

Hanno passato la dogana dopo dei veloci controlli. Nevica e tira vento, un vento ghiacciato che entra nel collo e si infila sotto le giacche.

La carovana di 50 mezzi, con una delegazione di 200 persone, appartenenti alle 89 organizzazioni della società civile italiana che aderiscono al progetto Stop the war Now, ha già scaricato beni di prima necessità alla popolazione di Leopoli, in questo momento il più grande campo profughi d'Europa. In queste ore stanno incontrando le organizzazioni della società civile, ma anche autorità civili e religiose.

I volontari hanno anche sostenuto il trasferimento di 180 persone in arrivo a Leopoli da Dnipro: appena arrivati a destinazione queste persone – di cui 30 con disabilità, anche minorenni – verranno prese in carico per essere portate in Italia. Una volta arrivate nel nostro Paese verranno accolte nelle associazioni, ma anche in casa degli italiani che hanno voluto dare così il loro contributo alla causa. 

Tra i partecipanti alla Carovana di pace, c’è anche l’attivista pacifista messinese Antonio Mazzeo, storico collaboratore di stampalibera, che ci sta aggiornando durante il viaggio, con più collegamenti quotidiani al nostro giornale. Dopo averci raccontato della presenza di tanti giovani e dell'importanza del messaggio pacifista, oggi più che mai attuale, Antonio Mazzeo ci ha rilasciato queste dichiarazioni, all'arrivo al campo profughi, che potete sentire in questo nuovo podcast:

"Questa mattina la Carovana della Pace ha fatto ingresso a Leopoli. La situazione è tranquilla, nonostante le sirene di allarme abbiano suonate due volte. Stamattina sono state scaricate tonnellate di aiuti umanitari raccolte da tante associazioni italiane. Pomeriggio sono previsti alcuni importanti incontri con i rappresentanti di diverse associazioni. Alle 16.30 si svolgerà una marcia attorno alla stazione di Leopoli dove sono attesi alcuni treni con centinaia di persone, arrivate grazie al corridoio umanitario. Molte di queste ripartiranno verso l'Italia, sui 50 mezzi della carovana".

I PODCAST

Ascolta il secondo podcast che Antonio ha registrato per noi a 20 chilometri dal confine con l'Ungheria.

"Siamo a venti chilometri dalla frontiera con l'Ucraina. Siamo a due passi dall'obbiettivo centrale. Domattina alle 3 attraversemo il confine e alle 8 saremo a Leopoli per incontrare i rappresentanti della società civile che in queste settimane hanno aiutano centinaia di migliaia di persone. Ci sentiremo domani per raccontarvi la giornata. Abbiamo raccolto e consegneremo 70 tonnellate tra generi alimentari e medicinali, poi partirà una lunga marcia silenziosa. Da li prenderemo in consegna i bambini con grossissime problematiche sanitarie per portarli al sicuro in Italia".

Ascolta il primo podcast che Antonio ha registrato per noi all’arrivo in Ungheria.

“E’ gia in Ungheria la carovana per la Pace che è partita stamattina all’alba da Gorizia che dimostra che il movimento pacifista c’è di fronte i crimini e la guerra in Ucraina. Più di 60 automezzi, 200 rappresentanti di movimenti e associazioni raggiungeranno domani il più grande campo profughi d’Europa a Leopoli. Mi ha colpito molto la presenza di tantissimi giovani, e anche rispetto al passato è un gran segnale positivo. Sono presenti coloro che in tutti questi anni hanno lavorato per la pace e per i diritti umani. Ci sono preti, religiosi, scuole. Su tutti l’associazione Giovanni XXIII, che opera con una capacità enorme. Il pacifismo – conclude Mazzeo – non è assolutamente fuori moda, il pacifismo è la dimostrazione che si può essere accanto alle vittime della guerra e che c’è un’alternativa reale alla logica delle armi e della guerra”.

Arrivata a Leopoli la marcia di pace della società civile italiana

“Il conflitto in corso evoca per l'Europa il fantasma di un passato che si riteneva ormai definitivamente archiviato. Invece le bombe, la distruzione, le morti ucraine e russe, la devastazione di queste ultime settimane ci hanno messo di fronte a un pericolo, a una minaccia, sempre in agguato. E’ una guerra crudele e insensata che, come ogni guerra, rappresenta una sconfitta per tutti, per tutti noi, ha detto Papa Francesco all’Angelus di domenica 27 marzo, ribadendo l’invito a ripudiare la guerra, luogo di morte dove i padri e le madri seppelliscono i figli, dove gli uomini uccidono i loro fratelli senza averli nemmeno visti, dove i potenti decidono e i poveri muoiono”. Inizia così la lettera che mons. Stefano Russo, Segretario Generale della Conferenza Episcopale Italiana, ha spedito alla vigilia della marcia per la pace in Ucraina, ideata dalla Comunità Papa Giovanni XXIII, al presidente di Pro Civitate Christiana don Tonio Dell’Olio. “Esprimo dunque apprezzamento per l’iniziativa europea che, tra 1° e il 3 aprile, raggiungerà in carovana la città di Leopoli, organizzando incontri con i rappresentanti delle Istituzioni civili e religiose presenti in quella città”, scrive ancora mons. Russo. “Un segnale importante – commenta don Dell’Olio, uno degli ispiratori della marcia – perché riconosce l’importanza, la purezza e il senso di questa azione di pace. Ed è in qualche modo la maniera della Conferenza episcopale italiana di schierarsi a fianco del Papa che sulla vicenda della guerra ucraina è stato molto chiaro”. L’iniziativa promossa dalla Comunità Papa Giovanni XXIII, ma che ha coinvolto decine di sigle cattoliche e laiche della società civile italiana, è partita ieri mattina all’alba da Gorizia. Il suo principale organizzatore, il segretario dell’associazione intitolata a papa Roncalli, Pierluigi Cofano, spiega che una marcia si svolgerà nel pomeriggio di oggi, 2 aprile, attorno alla stazione di Leopoli “dove i nostri mezzi, 66, che hanno portato medicine e generi di prima necessità, raccoglieranno alcune famiglie di sfollati per portarle in Italia dove diverse amministrazioni comunali, tra cui Roma, hanno già dato luce verde all'accoglienza”.

La carovana, giunta nella notte di ieri alla frontiera polacco-ucraina, è formata da 221 persone di diverse associazioni. La giornata di oggi prevede anche un incontro col sindaco e con le autorità religiose locali di Leopoli, sempre che la situazione lo permetta.

“Il Consiglio Episcopale Permanente – ha scritto ancora mons. Russo nella lettera indirizzata a Dell’Olio e ai marciatori - ha deciso di promuovere un momento di preghiera per la pace durante le celebrazioni della Domenica delle Palme e di esprimere vicinanza e solidarietà alla Chiesa ucraina, attraverso le tante iniziative che Caritas Italiana sta coordinando”. La lettera ricorda che “la pace nasce anzitutto nel cuore di ciascuno, dalla volontà di accompagnarsi reciprocamente nel cammino della vita, di stringere relazioni fondate sulla fraternità. In questo senso le Chiese, in ogni angolo del mondo, possono svolgere un ruolo insostituibile per l'edificazione di una vera pace, che ponga al centro dell’attenzione la dignità umana, il rispetto dei diritti, delle libertà di ogni persona e della vita, la costruzione di comunità solidali e aperte”.

Tra le organizzazioni aderenti  Comunità Papa Giovanni XXIII, AOI, Rete Disarmo, Focsiv, Pax Christi, ARCI, Libera, CGIL, Nuovi Orizzonti, 6000 Sardine, Legambiente, Un ponte per, Terre des hommes e molti altri