10 Aprile 2022 Politica e Sindacato

Sfratti a Messina, Sturniolo: “La sofferenza abitativa al centro dell’azione amministrativa”

"Credo che la sofferenza abitativa sia un tema ineludibile della questione sociale nella nostra città. Non possiamo affidare alla forza pubblica il destino di famiglie in difficoltà economica e abitativa. Emerge sempre di più il rapporto tra morosità e crisi economica che in questi due anni si è acutizzata a causa della Pandemia". Così commenta il candidato sindaco della lista "Messina In Comune", Gino Sturniolo, la situazione drammatica descritta dall’Unione Inquilini, secondo la quale una famiglia monoreddito di Bordonaro si trova sotto esecuzione di sfratto.

"Ritengo che se molti locatori vogliano legittimamente riprendere possesso del proprio alloggio, parimenti, gli inquilini in sofferenza abitativa hanno tutto il diritto di non finire per strada per motivazioni che esulano dalle loro volontà", sottinea Sturniolo, che a tal proposito avanza una riflessione e alcune proposte operative per eludere lo scenario che si è dischiuso dopo la ripresa preoccupante delle esecuzioni degli sfratti.

"Le istituzioni devono mettere al centro delle proprie azioni amministrative il nodo della sofferenza abitativa - spiega - Nel passato ho sostenuto le lotte delle famiglie sotto sfratto anche quando ho ricoperto la carica di consigliere comunale. È necessaria la sottoscrizione di protocolli di graduazione programmata delle esecuzioni degli sfratti tra Prefettura, Comune e parti sociali, affinché per le famiglie colpite dalla crisi con minori, anziani e disabili si trovi un’adeguata soluzione abitativa".

"Si devono ripensare i criteri per utilizzare concretamente tutte le risorse previste dalla legge sulla morosità incolpevole 124/13 (la maggior parte delle quali non sono state utilizzate). Stessa cosa sui contributi affitto previsti dalla legge 431/98, che vengono erogati in ritardo e non costituiscono un immediato ristoro per tantissime famiglie indebolite economicamente dalla crisi pandemica, da pigioni onorese e da utenze stratosferiche, che incidono pesantemente sui costi complessivi dell’alloggio", evidenzia il candidato sindaco Gino Sturniolo, che conclude spiegando come ritiene "indispensabile un vero censimento di tutto il patrimonio ERP gestito dal comune e dallo IACP".

 

Esecuzione sfratti, a Messina rinviato sfratto grazie allintervento dell’Unione Inquilini. Di seguito il comunicato del sindacato.

In Italia, con la ripresa delle esecuzioni degli sfratti, 130/150mila nuclei familiari rischiano di finire per strada. Anche a Messina riprende a pieno ritmo la macchina impietosa dellesecuzione degli sfratti, mentre ancora tante famiglie di lavoratrici e lavoratori stentano a riprendersi economicamente dalla crisi pandemica.

Il blocco degli sfratti, attivato per lo stato di emergenza nazionale a causa del COVID-19, è scaduto il 31 dicembre scorso ed hasoltanto rinviato quello che abbiamo definito un inevitabiletsunami sociale.

Ieri ne abbiamo avuto un drammatico esempio: una famigliamonoreddito di quattro persone ha subito il secondo accesso di sfratto con lufficiale giudiziario.

Si tratta di uno sfratto per morosità: debito che si è accumulato in seguito ad una fase di disoccupazione e lavoro intermittente proprio a ridosso della pandemia. Il padre da un anno a questa parte ha ripreso lattività lavorativa ed è partito verso il nord per mantenere la propria famiglia.

Nel caso specifico, questa condizione di sofferenza economicanon ha consentito alla famiglia messinese di saldare financheparzialmente i suoi pregressi debiti. Quarant’anni fa gli sfratti per morosità in Italia erano il 30%, oggi si attestano drammaticamente al 90%.

Durante laccesso di questo sfratto si sono vissuti momenti di nervosismo, provocazioni gratuite da parte della proprietà che,nonostante le intenzioni e i propositi concreti della famiglia di lasciare lalloggio nellarco di due mesi, ha alzato varie volte lasticella della tensione.

Tuttavia, per questa famiglia di Bordonaro, un villaggio di Messina con tante contraddizioni sociali, siamo riusciti a frenare l'impeto dei proprietari che pretendevano un intervento perentorio e muscolare della forza pubblica per l'esecuzione. Siamo riusciti con lobiettivo di ottenere un differimento del prossimo accesso a giugno.

È del tutto evidente che questa famiglia, oggettivamente colpita dalla crisi, come tante altre, ne uscirà con le ossa rotte ed in perfetta solitudine. Nel frattempo, con dignità, continuerà la ricerca di un'altra soluzione abitativa coadiuvata dal sindacato.

Grandi assenti in questa fase sono il Comune e la Prefettura: con i protocolli di graduazione programmata delle esecuzioni degli sfratti e le cabine di regia potrebbero facilitare la graduazione delle esecuzioni. Le istituzioni non riescono in questa fase a garantire ristori adeguati alle famiglie le quali sostengono spese proibitive per il costo complessivo dellabitazione, con rincari sulle utenze e sugli oneri condominiali del 50/60%. Vigileremo e ri-avanzeremo le nostre proposte politiche per garantire un passaggio da casa a casa a queste famiglie in precarietà abitativa.

A Giugno si rialza il sipario su questa vicenda e su tante altre. Noi ci saremo.