14 Maggio 2022 Politica e Sindacato

Valentina Zafarana: «Mezzo milione per l’abbattimento delle barriere architettoniche sulle spiagge di Messina. Fondi anche per i “parchi inclusivi”»

Cinquecentomila euro per consentire la fruizione delle spiagge alle persone diversamente abili, con la realizzazione di servizi e strutture inclusive sugli arenili. Lo prevede un emendamento del Movimento 5 Stelle all’ARS a firma di Valentina Zafarana, approvato nel corso della discussione della Finanziaria regionale.

«Ormai da decenni - commenta la deputata regionale - la normativa italiana impone agli Enti locali l’abbattimento delle barriere architettoniche, eppure il problema rimane sempre attuale, con conseguenze dirette sulla vita e sul benessere dei cittadini. Il mare è un diritto di tutti e non è in alcun modo ammissibile che ampi tratti del litorale cittadino rimangano off limits o di pertinenza di pochi. La possibilità di accedere liberamente in spiaggia è una conquista di civiltà, che consentirà una maggiore inclusione e incentiverà il turismo, offrendo a cittadini e visitatori servizi moderni e una migliore qualità della vita».

Non è l’unica buona notizia per la città. Dalla Regione verranno infatti stanziati centomila euro per la costruzione di uno o più “parchi inclusivi” a Messina. «Grazie a questo intervento - spiega Zafarana - anche i bimbi messinesi diversamente abili avranno una possibilità in più per poter trascorrere delle ore all’aria aperta, in un’ambiente attrattivo, congruo e sicuro, in cui viene riconosciuto a tutti il diritto al gioco. Purtroppo, il progetto presentato dal Comune di Messina per ottenere i finanziamenti regionali era arrivato ultimo nella graduatoria dei progetti ammissibili, e dunque era rimasto escluso per mancanza di fondi. Con questo intervento speriamo di contribuire a donare un sorriso, e qualche ora di spensieratezza, a tanti bambini e bambine che finalmente potranno godere degli stessi diritti dei loro coetanei senza alcuna discriminazione di sorta, come stabilito dalla convenzione sui diritti dell’infanzia», conclude.