6 Giugno 2022 Politica e Sindacato

MESSINA, AMMINISTRATIVE: SOTTOSEGRETARIO PRESIDENZA DEL CONSIGLIO AMENDOLA E DE LUCA, CAPOGRUPPO COMMISSIONE PARLAMENTARE POLITICHE UE, OGGI IN CITTÁ

Il Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, l'onorevole Enzo Amendola, e il capogruppo del Pd della Commissione parlamentare per le Politiche dell’Ue, onorevole Piero De Luca, insieme al candidato a sindaco della coalizione di centrosinistra, Franco De Domenico, sono stati stamane a Messina per un duplice incontro.

Con loro, anche il segretario regionale del Partito Democratico, Anthony Barbagallo, il vicesindaco Valentina Zafarana e alcuni degli assessori designati.

Dapprima, il confronto con i vertici dell’Autorità di Sistema Portuale dello Stretto: il presidente Mario Mega, il Comitato di Gestione e l’Organismo di Partenariato, a cui erano presenti il presidente della Camera di Commercio di Messina, Ivo Blandina, e il presidente di Sicindustria Messina, Pietro Franza. Tra i temi trattati, innanzitutto le risorse a disposizione. È stata ricordata la progettualità da oltre 500 milioni messa in campo dal Governo per migliorare i trasporti e aumentare la sostenibilità. “Nella storia repubblicana – ha detto Enzo Amendola – mai come oggi abbiamo avuto a disposizione fondi per soddisfare le esigenze che da tempo i cittadini manifestano. Serve programmare bene, velocità nell’esecuzione e, quindi, è necessario avere una classe dirigente all’altezza”.
Sono state ricordate, altresì, le fonti di finanziamento importanti per le Zes e i passaggi parlamentari finora fatti per favorire una sburocratizzazione che ne faciliti l’utilizzo. Si potranno così creare nelle zone portuali hub capaci di attrarre investimenti e di creare condizioni di lavoro. È stato però evidenziato come la norma sulle Zes vada ulteriormente rafforzata: occorre rivedere la perimetrazione, ma è anche necessaria un’opera di divulgazione sulle grandi possibilità di queste aree, con la concessione di vantaggi fiscali a patto che un’azienda resti in quel sito per dieci anni e mantenga i livelli occupazionali. Per la Sicilia orientale sono disponibili 61 milioni di euro per creare una rete infrastrutture e bisogna cogliere al volo l’occasione.

Con il Presidente Mario Mega sono stati affrontati, altresì, temi legati all’accoglienza dei passeggeri, all’elettrificazione delle banchine, al turismo e al deposito di Gnl. Su quest’ultimo aspetto è stata manifestata l’esigenza di individuare un sito diverso da quello attuale, per dare risposta ai timori manifestati dai cittadini. Si tratta, comunque, di un’opera di indubbia utilità e i 30 milioni di euro disponibili per quest’opera, a cui si aggiungeranno investimenti privati per circa 60-70 milioni di euro, non vanno però persi.
Con i giovani, invece, si è parlato delle possibilità offerte dal Next Generation Eu. Sono stati ricordati gli accordi di Messina, il primo passo verso la creazione dell’Unione, di cui proprio in questi giorni ricorre il 67° anniversario. Messina – è stato ribadito – è una città europea e, a maggior ragione, la sfida del PNRR deve essere affrontata in maniera forte. Occorre fare sistema e ricordarsi dell’importanza che rivestono le connessioni tra le varie realtà.
Piero De Luca ha evidenziato gli oltre 300 miliardi di risorse disponibili nei prossimi anni per il sistema paese. “Abbiamo tenuto – ha detto – la barra dritta su tavoli di Bruxelles in un momento difficile. Abbiamo ritenuto essenziale rivolgerci soprattutto al Mezzogiorno. Ora bisogna concretizzare queste risorse e per questo c'è bisogno di sindaci preparati e competenti. Produzione energetica sostenibile, digitalizzazione delle infrastrutture, ciclo dei rifiuti e inclusione: sono i versanti su cui bisogna concentrarsi”. Solo così si potranno invertire le tendenze del Mezzogiorno, specialmente sul fronte dello spopolamento e dei disinvestimenti.
“Il quadro che è venuto fuori dagli incontri di oggi – ha commentato Franco De Domenico – è l’ulteriore conferma di quanto, in questo momento storico, il dialogo tra istituzioni assuma una valenza basilare. Nel recente passato questa mancanza di rapporti – ad esempio con Trenitalia, Poste Italiane, Enel o con la stessa Regione Siciliana – ci è costata pesantemente in termini di mancate opportunità di sviluppo".
"A fianco a questo, e a fronte delle disponibilità di fondi, bisogna inoltre evidenziare - prosegue De Domenico - come a fare la differenza nei prossimi anni sarà anche la capacità di spesa delle amministrazioni. Non basterà intercettare le risorse, ma anche attuare concretamente i progetti. In questo senso, personalmente ho dimostrato, nei cinque anni in cui ho rivestito il ruolo di direttore generale dell’Ateneo di Messina, quali sono le mie capacità. I soldi non vanno semplicemente impegnati, ma occorre saperli spendere per mettere a frutto l’investimento e saperli rendicontare. In tale scenario, lo ribadisco ancora una volta, è essenziale una riorganizzazione e un potenziamento, prioritariamente attraverso nuove assunzioni e la formazione finalizzata di tutto il personale, della macchina amministrativa del Comune”.