30 Giugno 2022 Giudiziaria

Il 15 luglio la sentenza – Omicidio Lorena Quaranta, la difesa dall’assassino: “Non fu premeditazione”

L’omicidio della giovane non fu premeditato”. A sostenerlo nella sua arringa l’avvocato della difesa di Antonio De Pace, l’infermiere calabrese che ha ucciso l’ex fidanzata, la favarese Lorena Quaranta, la notte del 31 marzo del 2020, mentre tutta l’Italia era in pieno lockdown per il Covid.

L’accusa, sostenuta dal pubblico ministero Roberto Conte, ha chiesto l’ergastolo nei confronti di De Pace, sostenendo l’omicidio aggravato dalla premeditazione e dai futili motivi.

L’avvocato Giuseppe Barba, che rappresenta la parte civile, i genitori e i fratelli di Lorena Quaranta, si è associato alla richiesta di condanna al carcere a vita avanzando anche una richiesta di risarcimento danni pari a 2 milioni di euro.

La Corte di Assise di Messina ha rinviato l’udienza al prossimo 15 luglio quando verrà emessa la sentenza.