28 Settembre 2022 Giudiziaria

MAFIA: RESTITUITI ALCUNI BENI A DOMENICO LA VALLE

Una “fetta” del patrimonio milionario dell’imprenditore e pasticciere 61enne Domenico La Valle, ritenuto dalla Dda ormai da parecchi anni “organico” al clan mafioso di Mangialupi, torna nella sua disponibilità. Ne dà notizia oggi su Gazzetta del sud Nuccio Anselmo.
Si tratta di tre appartamenti popolari e una bottega situati tra Contesse e Gazzi, di una villa a Rodia del complesso “Baia Verde”, e poi delle quote di partecipazione societaria della nota ditta “Laboratorio Pasticceria F.lli La Valle di Giovanni & C. snc”. Il resto del patrimonio è stato già in parte sottoposto a confisca.

La sentenza è stata adottata dai giudici della corte d’appello, il collegio era presieduto dal magistrato Carmelo Blatti, che in sostanza hanno fatto “rivivere” il provvedimento di restituzione parziale di beni a suo tempo deciso dal gip in prima battuta, poi sovvertito dal tribunale-sezione misure di prevenzione, dopo il ricorso della Procura.

I giudici hanno accolto l’atto di appello presentato a suo tempo dal difensore, l’avvocato Salvatore Silvestro, che - semplificando - aveva ragionato sulla presenza, per i beni in questione, di una sorta di “ne bis in idem”, visto che il gip nel 2018 aveva valutato come legittima la restituzione, basandosi sugli stessi presupposti che poi il tribunale aveva invece adoperato per confiscarli nuovamente.

La Valle ha dimostrato che si tratta di beni derivanti dal profitto di vincite di gioco, raccolte in casinò e centri scommesse ("introiti rapportabili alle vincite in concorsi pronostici e presso alcuni casino' e sale da gioco nel territorio nazionale, acquisiti dal preposto e dalla consorte Mega Grazia, per atti come emergenti dalle produzioni documentali allegate").