4 Ottobre 2022 Attualità

Celebrata la XXVII edizione del Pro Bono Iustitiae e la XX edizione del Pro Bono Veritatis

È stata celebrata alla presenza di Autorità civili, religiose e militari, in maniera sobria, nell’ Aula Magna della Corte D’ Appello del Tribunale di Messina, la XXVII edizione del Pro Bono Iustitiae e la XX edizione del Pro Bono Veritatis, riconoscimenti assegnati a magistrati e giornalisti che si sono distinti con azioni meritorie nel campo della giustizia e della comunicazione. A tali premi quest’anno si è aggiunta una nuova formula di incoraggiamento per i giudici definita “La laudatio” che è stata scritta dai ragazzi della scuola media Mazzini secondo la lingua degli antichi padri, cioè il latino. 
Promotore negli anni della manifestazione il movimento nuova presenza Giorgio La Pira animato dal prof. Calogero Centofanti assente per motivi di salute. A coordinare la cerimonia i figli Antonio ed Amalia Centofanti che hanno dichiarato che di Rosario Livatino il padre rievoca il momento di quando Mons. Francesco Sgalambro da lui sollecitato perché lo ricordasse durante la Santa Messa, un mese dopo la sua tragica soppressione, diceva che un uomo tanto figlio di Dio sarebbe stato un giorno Luce dell’ umanità e nello stesso tempo avrebbe sicuramente trovato nell’ Alto dei Cieli il suo degno posto insieme ai Santi.
 A seguire è stata data lettura delle motivazioni contenute nelle pergamene Pro Bono Iustitiae consegnate a trentasette magistrati provenienti da tutta Italia (Bologna, Catanzaro, Palmi, Roma, Reggio Calabria, Palermo, Terni, Paola etc.).
A seguire la premiazione con i pro Bono Veritatis di sette giornalisti tra i quali i messinesi Rocco Papandrea, “fotoreporter” capace, si legge nella motivazione, di immortalare con tempestività immagini di qualunque evento di cronaca, iniziative culturali e sociali trasmettendo la notizia alla redazione della Gazzetta del sud;  Silvana Paratore, “la voce degli ultimi” impegnata in una generosa opera di ascolto delle richieste avanzate dai più fragili di cui ne racconta le notizie che generano amicizia sociale e dedita alla comunicazione religiosa capace di cogliere nelle manifestazioni della Chiesa non solo il devoto senso della tradizione ma anche quella storia antropologica nella quale si specchia l’essenza del dolore nella Croce e del gaudio nella riscoperta dell’ amore infinito della Divina Provvidenza; il Ten. Col.Angelo Vesto, ufficiale Superiore dell’esercito italiano, voce dei soldati di cui racconta le gesta con elevata professionalità descrivendo la cronaca della quotidiana funzione militare nei diversi teatri operativi in Italia e all’ estero. Ricordate le figure dei giudici Silvana Grasso e Maria Angela Nastasi scomparse prematuramente.