4 Ottobre 2022 Attualità

E’ MORTO L’AVV. PIETRO GIUNTA. IL RICORDO DELLA FP CGIL

“Oggi è morto il compagno, amico, collega Pietro Giunta. La Fp Cgil del Comune di Messina, lo ricorda come un vero combattente a difesa dei diritti dei lavoratori. Era in pensione da tempo, ma si teneva sempre informato ed in contatto con tutti noi. Ci mancherà!”.

In una nota, i colleghi della funzione pubblica Cgil del Comune di Messina, nel dare la notizia della morte dell’avvocato Pietro Giunta (lavorava all’avvocatura), 61 anni, ne hanno voluto ricordare le qualità professionali e umane. Sagace, intelligente, ironico, pungente, Pietro Giunta era un punto di riferimento al Comune anche per i tanti cronisti che frequentavano il palazzo municipale, che lui chiamava, non a torto, colleghi.

E tra tanti i messaggi di affetto da parte di chi lo ha conosciuto anche nel ruolo di giornalista pubblicista, ha scritto per tanti anni al quotidiano Il Carrettino delle Idee, i post su Facebook di Eleonora Currò, Tonino Cafeo e Claudia Benassai:

Eleonora Currò:

“Ciao direttrice!”
“Che dice la nostra direttrice, come organizza il prossimo numero?”
e ancora…
“Direttrice lo posso fare questo pezzo?”.
Io avevo 20 anni e avevo da poco iniziato a scrivere in quel posto meraviglioso che è Il Carrettino delle Idee e sapevo appena come tenere una penna in mano, figuriamoci se avevo idea di cosa volesse dire essere una direttrice.
Ma tu Pietro Giunta, insieme a quel vulcano di idee di Placido Sturiale, tu vedevi oltre. E non ti importava niente dell’età, dell’esperienza, ascoltavi, suggerivi, guidavi. Quando c’era un pezzo “più difficile” era la tua esperienza a indicarci la strada. Quante volte con Dino siamo andati a fare qualche intervista e poi ti abbiamo chiesto di farne un pezzo, perché “serviva un occhio giuridico”, che noi non avevamo.
Cuore e testa, sempre con quell’ironia che ti accompagnava e ci accompagnava.
Ciao Pietro, ti voglio bene.
Tonino Cafeo:
Quando non parlavamo del giornale o dei mille segreti di Palazzo Zanca il suo argomento preferito erano i fumetti degli anni settanta: Zagor e Tex Willer soprattutto. Forse era lì che aveva affinato il suo senso dell’umorismo o forse l’aveva innato, come lo spirito di avventura e l’ottimismo con cui affrontava la vita e le difficoltà dell’essere disabile nei corridoi del Comune di Messina.
Per gli altri è stato l’avvocato Pietro Giunta;per me solo Pietro, compagno di navigazione su quel vascello corsaro che è stato il Carrettino delle idee. Più che un giornale, un’idea di giornalismo libero e irriverente, forse la prima testata che ha provato a fare citizen’s journalism a Messina. Quelli che mi hanno accolto in un periodo di dure sconfitte e di ingiustizie che avevo subito nella professione e che mi hanno aiutato a rimettermi in gioco.
Ciao Pietro, riposa in pace e grazie di tutto.
e Claudia Benassai: 
Una vita di sofferenza diranno in molti. Una vita di ironia dico io. Nonostante tutto. Per prendere a calci l’esistenza provata fino all’ inverosimile . E questo pensavo ogni volta che a Palazzo Zanca scambiavo due chiacchiere con l’avvocato Pietro Giunta che amava definirsi il mio direttore mancato . E che mi faceva ridere quando mi definiva una penna esagerando … quando in realtà siamo tutti miseri scribacchini. E lo siamo stati tutti al carrettino. Miseri scribacchini con idee strampalate e visionarie. Che seguendo le idee pazze di Dino Sturiale credevano in un modello di giornalismo di strada. Palestra di vita. Che ha fatto assaporare ciò che dovrebbe fare un cronista: Esserci tra la gente. Ciao Pietro!