25 Ottobre 2022 Attualità

Le città del futuro, gli studenti di tre licei messinesi espongono le loro idee a Edgeryders

 Si è tenuto giovedì 13 ottobre alla sala Fasola del Multisala Apollo il terzo incontro tra Fondazione di ComunitàEdgeryders e gli studenti dei licei La Farina-Basile e Verona Trentoche hanno presentato le loro idee per le città del futuro, economicamente sostenibili. Edgeryders è una comunità nata come progetto del Consiglio d’Europa e della Commissione Europea nel 2011 che nel 2013 si è evoluta in impresa sociale e cantiere di idee. Attualmente è costituita da persone che si confrontano in simbiosi con la comunità online attraverso social network e conferenze, e che lavorano su progetti di ricerca, sviluppo e innovazione sociale finanziati in un modello di “open consulting”. Uno dei progetti Edgeryders è “Witness”, un progetto partecipativo formato da scrittori di fantascienza, economisti e lettori, nato dalla comunità di Edgeryders e congegnato dallo scrittore srilankese Yudhanjaya Wijeratne assieme a Joriam Ramos(autore e designer brasiliano affiliato a Enspiral), Michela De Domenico e Marco Lo Curzio, architetti e illustratori messinesi.

«Witness- si legge nella descrizione del progetto- è una gigantesca città galleggiante sul pianeta Terra. In realtà non esiste ma potrebbe. Nell’immaginarne le caratteristiche, ci si riferisce anche (ma non solo) alla co- noscenza scientifica. Si tratta dunque di un mondo immaginario estremamente diverso da tutti gli altri mai creati, perché è open source, e dunque aperto a processi di ragionamento partecipativo, ma anche perché presta molta attenzione ai vari aspetti economico-sociali e rende le sue economie radicalmente diverse da quelle in cui viviamo. Witness è pensata come una megalopoli sommersa che galleggia sugli oceani di un pianeta Terra post-cambiamento climatico. In primo luogo, la città è suddivisa in Distretti (Distrikts), ovvero unità territoriali ognuna con il proprio mix unico di cultura, ideologia, scienza, religione, istituzione ed economia».

«Ogni Distrikt -continua- organizza la propria economia secondo il proprio paradigma: uno è capitalista-libertario, un altro gestisce un’economia di produzione paritaria basata sui beni comuni, un altro ancora è una sorta di socialdemocrazia nordica sotto steroidi, un quarto è ispirato alle istituzioni economiche create dal movimento benedettino nell’alto medioevo e così via. Descrizioni vivide di istituzioni economiche in termini di valute, mercati, commercio, banche centrali e così via fanno sembrare reali le storie ambientate nei vari Distrikts, consentendo ai lettori di immaginare la propria vita in diversi sistemi economici. Il mondo di Witness può essere liberamente utilizzato da qualsiasi creatore per ambientare lì il proprio lavoro. Sono già stati scritti diversi racconti di fantascienza ambientati in Witness».

Nell’idea ogni Distrikt funziona come una città stato e tra i distretti circola il Migrant Train, una soluzione a costo zero per i cittadini che desiderano vivere con un contratto sociale diverso.

«Si è pensato di coinvolgere i ragazzi di tre istituti cittadini d’eccellenza nei campi affini al progetto- si legge nel programma- e invitarli a entrare in Witness non solo come turisti dell’immaginazione ma rendendoli partecipi a tutti gli effetti di un precesso in continua trasformazione».