14 Novembre 2022 Politica e Sindacato

Progetto Samothrace, incarichi all’Università per oltre un milione e mezzo. Il provvedimento sotto la lente di Flc Cgil e Fgu Università: “Procedure che violano i principi di buona amministrazione, trasparenza e imparzialità

Incarichi retribuiti a 19 unità di personale tecnico amministrativo per importi pari a 25mila euro l’anno (per tre anni) come supporto amministrativo alla gestione del progetto Samothrace.

Peccato però che le procedure di affidamento “risulterebbero, in violazione dell’art. 6 del “Regolamento per la disciplina del Fondo di Ateneo e per la premialità”, in quanto i destinatari non sono stati selezionati a seguito di un interpello interno all’Ateneo, bensì scelti direttamente dal rettore e dal direttore generale”.

E’ quanto segnalano Flc Cgil e Fgu Università con una nota al rettore Salvatore Cuzzocrea nonché ai componenti del Senato Accademico a cui chiedono di revocare in autotutela gli incarichi affidati ed emanare un interpello al fine di garantire pari opportunità tra tutti i dipendenti.

Il progetto Samothrace, uno dei maggiori investimenti singoli in Sicilia nella «Mission 4» del Pnrr, avviato l’1 ottobre. Si tratta di un progetto da 120 milioni di euro di budget da impiegare in tre anni che mira allo sviluppo strategico di 6 aree dell’isola (Energia, Ambiente, Smart Mobility, Sistemi intelligenti per l’agricoltura di precisione, Salute, Beni culturali) con il supporto di micro e nanoelettronica. Presentato a giugno dall’Università di Catania, muove in questi mesi i primi passi e prevede il contributo di 17 membri fondatori e 28 partner complessivi. Tra questi ultimi figurano 4 università, compresa quella di Messina, 5 istituti di ricerca, 4 grandi aziende di livello internazionale e 10 piccole e medie imprese.

Sul progetto si è riunito la settimana scorsa il Senato accademico dell’Università di Messina. Con quattro voti contrari – quelli di Augusto D’Amico, Michele Limosani, Giuseppe Navarra e Pietro Perconti – oltre gli incarichi a 19 dipendenti è stato nominato, come responsabile scientifico del Progetto il rettore Salvatore Cuzzocrea.

La gestione amministrativo-contabile affidata al Dipartimento di Scienze chimiche, biologiche, farmaceutiche e ambientali al quale afferisce il rettore.

“Dalla delibera del Senato Accademico – rilevano Francesco Di Renzo e Paolo Todaro – si evince che il Magnifico Rettore è stato nominato, in sostituzione di una docente, anche responsabile scientifico del Progetto Samothrace, senza indicare contestualmente il compenso aggiuntivo, come previsto dall’art. 6 del già menzionato Regolamento. Poiché tali procedure violano i principi di buona amministrazione, trasparenza e imparzialità che devono caratterizzare l’azione della pubblica amministrazione, oltre ad impedire di fatto a tutto il personale tecnico amministrativo, in possesso dei requisiti richiesti, di poter partecipare alla selezione, le scriventi organizzazioni sindacali invitano gli Organi di Governo dell’Ateneo a revocare in autotutela gli incarichi affidati e all’emanazione di un interpello al fine di garantire pari opportunità tra tutti i dipendenti”.

I vertici dell’Università chiariscono che la procedura seguita è stata autorizzata dagli organi collegiali dopo la verifica dei curricula il 27 settembre 2022. Una volta identificato il personale, la nomina e gli incarichi del direttore generale sono stati portati al Senato per la presa d’atto e al Consiglio di amministrazione per la loro deliberazione. “Per quanto riguarda la nomina del professore Salvatore Cuzzocrea – è la replica – dal momento che la professoressa Sabrina Conoci è responsabile di una linea scientifica del progetto, si è ritenuto opportuno proporre agli organi collegiali di procedere alla nomina di colui che secondo la recente classifica della Stanford University è considerato uno dei migliori ricercato al mondo. La stessa è a titolo gratuito”.