Messina, rimase schiacciato sotto una betoniera: tre indagati
Era rimasto schiacciato, sotto una betoniera, mentre stava lavorando. Sono tre gli indagati per la morte dell'operaio favarese Giuseppe Agliata, di 49 anni, rimasto schiacciato, sotto la betoniera che stava conducendo, dopo avere perso il controllo del mezzo. L'incidente è avvenuto lo scorso martedì 20 dicembre, intorno alle 12, a Ucria, in provincia di Messina, dove l'operaio agrigentino stava lavorando, in un cantiere, alle dipendenze di una ditta che stava eseguendo delle opere di messa in sicurezza del territorio, per conto della Protezione Civile. Il pubblico ministero Antonietta Ardizzone ha iscritto nel registro degli indagati il titolare dell'impresa, anche lui favarese, come la vittima, che si era aggiudicata i lavori di spianamento e di sistemazione del tratto di strada. E poi il direttore dei lavori e il responsabile del procedimento. Il medico legale, il dottor Giovanni Andò, che, nel pomeriggio di ieri ha eseguito l'autopsia ha confermato la dinamica: Agliata è morto schiacciato.
Il legale dei familiari della vittima, l'avvocato Giuseppe Barba, ha nominato il medico legale Paolo Procaccianti. La Procura, inoltre, ha incaricato un ingegnere di ricostruire la dinamica dell'incidente. Sia il legale dei familiari di Agliata, che i difensori dei tre indagati, gli avvocati Tommaso Calderone e Salvatore Pennica, hanno nominato anche alcuni tecnici. La morte di Giuseppe ha chiuso un 2022 tragico per molti lavoratori siciliani, e non solo, morti in servizio. Agliata, classe 1973, stava lavorando sui Monti Nebrodi, per una ditta privata, che stava eseguendo opere di consolidamento di un costone di roccia, in località Santa Caterina, sotto la Strada Statale 116: Capo d'Orlando - Randazzo, nella periferia del paese di Ucria. Una zona parecchio impervia. E una stradina, a quanto pare, avrebbe ceduto, proprio nel tratto in cui c'era la betoniera con a bordo Agliata.