19 Febbraio 2023 Giudiziaria

‘Estorsione ai danni dei dipendenti’, condannato anche in appello l’imprenditore Immacolato Bonina

Condanna confermata per l'imprenditore Immacolato Bonina, ma con un lieve “sconto” di pena, al processo d'appello nato dalle denunce di una ventina di ex dipendenti del gruppo Centro Supermercati Regione Sicilia CSRS.

La Corte d’Appello (presidente Giacobello) ha dichiarato la prescrizione per il capo di imputazione legato al mancato versamento dei contributi all’Inps mentre ha confermato la condanna per il reato di estorsione ai dipendenti, condannando a 5 anni e 3 mesi l’imprenditore di Barcellona, difeso dall'avvocato Francesco Aurelio Chillemi, chiamato in causa dai dipendenti che avevano raccontato di essere stati costretti ad accettare di percepire buste paga più “leggere” rispetto a quanto certificato.

In primo grado Bonina era stato condannato a 6 anni e mezzo.

LA CONDANNA IN PRIMO GRADO DEL 22 MARZO 2022.

L'imprenditore Immacolato Bonina è stato condannato a 6 anni e 3 mesi di reclusione perché riconosciuto colpevole – nel giudizio in primo grado conclusosi il 22 marzo 20022 al Tribunale – dei reati di estorsione ai danni di un gruppo di dipendenti e di indebita percezione di erogazioni ai danni dello Stato. La condanna, su richiesta del pm Veronica De Toni che nella sua requisitoria aveva chiesto 8 anni e 6 mesi, era stata decisa dai giudici del Tribunale, presidente Antonino Orifici, componenti Noemi Genovese e Maria Cristina Polimeni. La vicenda, che ha portato alla condanna del magnate dei supermercati scaturisce dalla gestione della crisi che investì la società che gestiva la piattaforma di acquisto e distribuzione delle merci destinate a tutti i supermercati del gruppo, la “C.s.r.s. spa”, “Centro supermercati regione Sicilia”, società non ammessa al concordato preventivo e dichiarata fallita il 30 novembre 2016. Nel processo si erano costituiti parte civile 22 dipendenti in maggioranza con l'avv. Antonino Centorrino e altri con gli avv. Giorgio Leotti, Gioele Sodano e Carmelo Buccheri, per i quali il Tribunale ha condannato l’imputato al risarcimento dei danni in sede civile. Parte civile anche l'Inps costituita con l'avv. Antonello Monoriti.