7 Aprile 2023 Politica e Sindacato

FOTO E VIDEO – Ponte sullo Stretto, Bonelli a Messina: «Presenteremo esposto sulla provenienza dei soldi»

"Ci troviamo di fronte al déjà vu di un governo che ha deciso di utilizzare i fondi pubblici per un gioco propagandistico, quello di Salvini che parla dalla mattina alla sera del ponte sullo Stretto senza dire dove prenderà i soldi". Così Angelo Bonelli co-portavoce nazionale Europa Verde e deputato di Alleanza Verdi e Sinistra, in conferenza stampa, a Messina.

"Quanto sta accadendo sarebbe inammissibile in qualunque parte d’Europa: c’è un decreto che stanzia 340 milioni di euro per la progettazione dell’infrastruttura, ma Salvini non dice dove si prenderanno gli oltre 10 miliardi di euro per costruirla – spiega il parlamentare -. Questo è un punto importante sul quale andremo a fondo e stiamo già preparando una relazione-esposto che invieremo alla Corte dei conti. Abbiamo anche chiesto un incontro alla Commissaria europea sui trasporti per spiegare la modalità di azione inaccettabile del governo italiano. Proporremo inoltre l'istituzione del parco nazionale dello Stretto e della costa viola".

"Sarebbe suggestivo - ha continuato Bonelli - se non fosse drammatico, ascoltare il ministro Salvini e le sue barzellette, come quella sul Ponte sullo Stretto di Messina. Ricordiamo che il ministro è passato dal no al ponte al sì al ponte in pochissimo tempo, quasi uno schiocco di dita e oggi vuole far credere all’Italia che non ci sono problemi per i rischi di infiltrazioni mafiose. La vicenda suona ancor più stridente perché con le modifiche al codice appalti di Salvini si apre un’autostrada, altro che un ponte, alle infiltrazioni criminali, grazie alla incredibile possibilità di fare affidamenti diretti a pioggia e alla rinuncia alle gare per importi inferiori ai 5 mln di euro”. “Come se non bastasse – prosegue Bonelli – Salvini ha affermato oggi che esiste un progetto definitivo per il ponte, una notizia a dir poco stupefacente! Probabilmente Salvini si riferisce ad un progetto del 2010 che in realtà è stato bocciato dalla commissione Via nel 2013. Questo ministro con un incredibile lampo di genio propone come definitivo un progetto di 13 anni fa bocciato dal ministero dell’Ambiente.

“Mi chiedo se è cambiato qualcosa nel sistema dei trasporti quando mio papà, che è originario di Ravanusa, da piccolo mi portava in Sicilia. Arrivavamo sul traghetto, poi predevano il treno e la littorina”, ha proseguito Angelo Bonelli co-portavoce nazionale di Europa Verde e deputato di Alleanza Verdi Sinistra. “Mi chiedo - aggiunge - quanto ci vuole ancora oggi per andare da Messina a Trapani e coprire 300 chilometri, il punto è che questo Paese ha un ritardo infrastrutturale e si vuol fare credere ai siciliani, ai calabresi e agli italiani che questa è un’opera che porterà giovamento invece lo porterà solo a chi la costruirà che si beccherà miliardi di euro degli italiani lasciando questo territorio nel deserto più totale, nel deserto degli investimenti. Sono loro che fanno ideologia e propaganda con i soldi degli italiani non noi. Poi, tra l’altro, dal punto di vista tecnico va detto che non esiste da nessuna parte del mondo un ponte a campata unica, in cui passa la ferrovia, lungo 3600 metri. L’unico ponte che esisteva, ma adesso esiste solo per le macchine, si trova in Giappone. I giapponesi hanno sviluppato tecnologie molto avanzate sulla sismicità, hanno levato la ferrovia perché c’erano problemi tecnici irrisolti, ora Salvini a chi vuole prendere in giro ?”

“Qui da Messina – aggiunge il co-portavoce nazionale di Europa Verde e deputato di Alleanza Verdi Sinistra – lancio un appello alla segretaria del Partito democratico Elly Schlein e al presidente del M5s Giuseppe Conte: facciamo una battaglia comune, forte, contro il ponte sullo Stretto di Messina perché si sta dilapidando un patrimonio pubblico di risorse mentre le vere priorità della Sicilia e del Sud in genere sono gli investimenti sulle infrastrutture ferroviarie, sugli acquedotti,  sul dissesto idrogeologico, sulla sanità, basta utilizzare fondi pubblici come questo decreto sul ponte sullo Stretto di 340 milioni di euro solo per la propaganda di Salvini”.

All’incontro è intervenuto anche l’ex sindaco di Messina Renato Accorinti (in foto). “Rispetto al passato – dice Accorinti - ci sono i presidenti delle Regioni Sicilia e Calabria e il governo che sono favorevoli al ponte e questo è molto pericoloso. Non c’è  nessun preconcetto ideologico da parte nostra. Quando ero sindaco ho fatto fare la riunione con i sindaci metropolitani del sud, c’era anche la ministra Madia, ci siamo riuniti per dire ai governi cosa serve per lo sviluppo della nostra terra, come diceva anche Salvini prima, le ferrovie,  i porti commerciali,  gli aeroporti e investire sulla sicurezza del territorio, cose utili per rendere questa terra fruibile facilmente”.

Cantalamessa (Lega): da Bonelli esposto assurdo.

«Oggi Bonelli annuncia un esposto alla Corte dei conti per bloccare il Ponte sullo Stretto. Il deputato di Alleanza Verdi Sinistra ha trovato in Salvini la sua cassa di risonanza e attacca anche oggi un’opera innovativa e green, che connetterà il Sud d’Italia al resto d’Europa, rendendo il Paese più competitivo. Ricordiamo a Bonelli che gli organi ausiliari non sono le sedi opportune per attaccare l’avversario e, anzichè intasare gli uffici pubblici con esposti assurdi, potrebbe dare una mano alla magistratura per fare luce sul caso del suo pupillo Soumahoro». Così in una nota il senatore campano della Lega Gianluca Cantalamessa.

Minasi: esposto Bonelli ridicolo e bizzarro.

«Bonelli rasenta il ridicolo: invece di intasare la stampa e, soprattutto, gli uffici giudiziari con inutili, quanto bizzarri, esposti sul Ponte sullo Stretto di Messina, lo faccia sugli illeciti della cooperativa dei Soumahoro». Così la senatrice calabrese della Lega Tilde Minasi, capogruppo in commissione Ambiente, Transizione ecologica, Energia, Lavori pubblici, Comunicazioni e Innovazione tecnologica.

Germanà: “Bonelli non alimenti fake news”.

“Adesso che il Mit guidato da Matteo Salvini ha rilanciato il progetto per realizzare la più importante opera green che oltre 10 anni fa era stata accantonata dalla sinistra per poi essere archiviata in un cassetto, ecco che si palesa il grande nemico del ponte alimentando fake news. Invece di intasare gli uffici con esposti ridicoli, perché non aiuta la magistratura a far luce sul caso della coop della famiglia del suo ex pupillo Soumahoro?”. Così il senatore siciliano Nino Germanà, vicepresidente del Gruppo Lega a Palazzo Madama e segretario in commissione Lavori pubblici, Ambiente, Transizione ecologica, Energia, Comunicazioni e Innovazione tecnologica.