18 Aprile 2023 Giudiziaria

LA PROTESTA DEGLI ATTIVISTI IN TENDA NEL 2015: IL GIUDICE SCAGIONA TUTTI

Finisce con la 'cancellazione' di tutte le accuse e le condanne precedenti il cosiddetto "Caso Tenda" del 2015, ovvero la protesta eclatante tra il Palazzo di Giustizia e l'Università che si concluse con l'arresto di due attivisti, Sergio Runci e Irene Romeo, e che coinvolse per altri aspetti l'ispettore della Polizia Municipale Marcello Vita.

Il giudice monocratico Alessandra Di Fresco, ha assolto i due attivisti con la formula “perché il fatto non sussiste” dal reato di lesioni colpose come conseguenza del reato di resistenza al pubblico ufficiale, ed ha dichiarato il “non doversi procedere” per la posizione dell’ispettore, che era accusato di falso ideologico in atto pubblico, calunnia e falsa testimonianza.

In particolare, l’ispettore Marcello Vita (nella foto) era accusato di aver falsamente attestato, in sede di verbale di arresto e di escussione quale testimone, di aver ricevuto dai due un violento spintone che lo faceva urtare contro una palma procurandogli delle lesioni. I due attivisti, a suo tempo già scagionati da questa accusa, erano in questo caso imputati per aver procurato colposamente delle lesioni all’ispettore Vita durante l’atto di tirare la tenda nel tentativo di opporsi allo sgombero. Al termine dell’istruttoria dibattimentale il pm aveva chiesto la condanna a un anno di reclusione per tutti gli imputati.