6 Giugno 2023 Cronaca di Messina e Provincia

FOTO E TUTTI I VIDEO – Salvini contestato a Messina dai manifestanti contrari al ponte sullo Stretto: “A Sicilia e Calabria servono altre opere per vivere dignitosamente”

foto e video Edg -

Non vogliamo il Ponte, ci sono centinaia di cose da fare prima in Sicilia. È una questione di interesse, di soldi e di business. La nostra isola è abbandonata”. Così alcuni manifestanti, circa 80 persone, che hanno atteso l’arrivo di Matteo Salvini nei pressi dell’ingresso all’imbarco dei traghetti in Rada San Francesco, a Messina, in occasione dell’appuntamento organizzato dalla Cisl in merito al tema del Ponte sullo Stretto. Quando il ministro delle Infrastrutture è sceso dall’auto, i contestatori hanno lanciato diversi rotoli di carta igienica.

“Fuori Salvini da Messina”. Con questo e altri slogan i manifestanti “no Ponte” hanno quindi continuato la protesta all’imbarco traghetti di Messina per contestare la presenza del ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini. Convinti che il ponte non sia “risolutivo” per il territorio ma solo “un cappello che vuole mettere questo governo”, i manifestanti hanno sventolato bandiere con scritto “no ponte” e esposto cartelli.

E mentre Salvini sciorinava i benefici green del Ponte sullo Stretto, le polemiche non restavano appannaggio dei contestatori: “Ho letto e riletto il programma della iniziativa promossa dalla Cisl. Sono basito. Unire l’Italia facendo a meno dei Comuni e della comunità di Messina, Reggio, Villa? Unire l’Italia ipotizzando di bypassare le realtà che si affacciano sullo Stretto con l’aggravante – da onta – della esclusione, non solo nella riflessione e dal confronto ma persino dai saluti istituzionali? Unire l’Italia tagliando fuori i rappresentanti del governo e del civico consesso cittadino, della Università, della Camera di Commercio, della Autorità di Sistema portuale, degli ordini e delle categorie professionali?”: così, con un post sui social, apre la polemica Emilio Fragale, ex city manager a Messina durante la sindacatura di Francantonio Genovese (che ha una quota della Caronte&Tourist). E Fragale insiste: “Non è leggerezza o superficialità. È disegno. È prospettiva. È obiettivo. A me non sfugge la dimensione internazionale dell’opera, del progetto, della intrapresa, dell’impegno economico-finanziario, della esecuzione, tuttavia mancu accussì. Chi sarà presente asseconderà un messaggio dichiarato: siete periferia dell’Impero!”. Le polemiche, dunque, viaggiano su più livelli. Mentre tra i contestatori ai tornelli era presente anche l’ex sindaco di Messina, Renato Accorinti, il sindaco scalzo che nel 2013 vinse le elezioni e fu portato in trionfo verso il palazzo comunale mentre indossava la maglietta No Ponte.

“In Sicilia dopo tutti i tagli alle infrastrutture interne, quelle dovrebbero essere le priorità”, spiega uno dei manifestanti. E c’è chi fa notare che ormai “il ponte è un progetto vecchio” e risponde “a una logica economica di 70 anni fa”. Le priorità, quindi, secondo i cittadini del comitato “no ponte” dovrebbero essere altre, come le piccole opere “che consentano agli abitanti” di Sicilia e Calabria “di vivere dignitosamente” senza dover emigrare.