18 Luglio 2023 Giudiziaria

Omicidio Lorena Quaranta, confermato in appello l’ergastolo per il fidanzato Antonio De Pace

Nessuno sconto di pena in appello: confermato il carcere a vita per Antonio De Pace, l’infermiere accusato di avere ucciso la fidanzata Lorena Quaranta di Favara nell’appartamento che condividevano a Furci Siculo nel Messinese. Era il marzo del 2020, quando scoppiò la pandemia da Covid-19.

Durante il processo di secondo grado la pubblica accusa aveva invocato la concessione delle attenuanti generiche nei confronti del giovane di origini calabresi. I giudici però non hanno concesso nessun riduzione della pena che quindi, anche in appello, rimane l’ergastolo.

A pesare, nella ricostruzione della Procura, la mancanza di episodi violenti pregressi e le modalità dell'omicidio simili ad un raptus. Una ricostruzione che ha lasciato l'amaro in bocca ai familiari della ragazza , difesi dall'avvocato Giuseppe Barba. "Riteniamo - aveva detto il legale - che la sentenza di primo grado vada confermata, l'ergastolo è stato dato con motivazioni ineccepibili.

L'infermiere calabrese era stato dichiarato capace di intendere e di volere, quindi imputabile, al termine della perizia effettuata per conto della procura dal professore Stefano Ferracuti che aveva evidenziato l'assenza di "disturbi psichiatrici" nel ragazzo di origini calabresi, all'epoca dei fatti vittima di una "importante condizione ansiosa".