Foto e video – BELLA CIAO! L’ULTIMO SALUTO DELLA CITTÀ AD ANGELA BOTTARI. L’INTERVENTO DI LIVIA TURCO, ROMANA BIANCHI, PIETRO FOLENA E DEL NIPOTE
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Tantissima gente nell’atrio di Palazzo Zanca per porgere l’ultimo saluto ad Angela Bottari, ex parlamentare del Pci, morta il 15 novembre all’età di 78 anni.
A intervenire, fra gli altri, Antonella Russo, Filippo Panarello, Romana Bianchi, Francesco Lepore, Lidia Turco, Giuseppe Provenzano, Antony Barbagallo, Pietro Folena, Angelo Capodicasa e il nipote Vittorio Silvestri, che fra commozione, aneddoti, ricordi e tanti applausi, hanno ricordato le sue tante battaglie e il suo impegno costante per i diritti civili, dall’abolizione del delitto d’onore all’aborto, dalla condizione delle donne alle unioni fra persone dello stesso sesso. Tanti i volti noti della politica, di oggi e di ieri, fra cui il sindaco Federico Basile, l’ex sottosegretario Dino Madaudo, l’on. Pippo Naro, Mirello Crisafulli, Enzo Palumbo, il presidente della commissione antimafia Antonello Cracolici. Al termine degli interventi tutti i presenti hanno intonato in coro “Bella Ciao”.
LA CERIMONIA.
Antonella Russo, consigliera comunale, ha esordito con le parole che una figlia userebbe per una mamma andata via. «Sei stata la nostra mamma, ci hai lasciato un’eredità preziosa, dobbiamo esserne orgogliosi e fieri, e portare avanti quello che ci hai trasmesso». Per Livia Turco, «Angela è stata una sorella» e da “sorella” non ha trattenuto le lacrime: «Servirebbero le tue parole e il tuo coraggio in questo momento di disumanità». Francesco Lepore ha sottolineato che se molte cose, in materia di diritti civili, oggi fortunatamente vengono date quasi per scontate, e ci si indigna giustamente quando qualcuno tenta di riportare le lancette della Storia indietro alle epoche più buie di questo Paese, è grazie a persone come Angela Bottari. «È stata paladina di tutti i diritti e di tutte le differenze, la parlamentare che ha contribuito ad abolire il delitto d’onore, che si è battuta per le nuove norme contro la violenza sessuale sulle donne ma anche per il riconoscimento dei diritti delle persone transgender e per chiunque venga discriminato». Concetti che, con semplicità commovente, ha ribadito anche il nipote di Angela, Vittorio, nell’ultimo intervento.
Poi, Erika La Fauci, giovane esponente del Partito democratico (era presente anche il segretario regionale Anthony Barbagallo), ha intonato il “canto della Libertà”. “Bella Ciao, Bella Ciao... e seppellire lassù in montagna...».