L’opinione di Michele Bisignano: Il PD di Messina ha bisogno di un rilancio caratterizzato da coerenza e credibilità
La riflessione di Michele Bisignano - Ormai da parecchi anni il PD di Messina è stato utilizzato come "strumento transitorio" per affermazioni elettorali, in una logica per cui ha prevalso più la valenza e l'interesse personale che una effettiva identificazione politica e culturale con il partito. Ciò ha portato a continui cambi di gestione anche con il ricorso a "commissariamenti", con soggetti estranei alla realtà territoriale, e da fuoriuscite di parlamentari, che hanno finito con il causare la perdita di credibilità e l' allontanamento di iscritti, militanti ed elettori. Periodo in cui sono emerse anche nette differenziazioni interne sulle modalità di scelte e posizioni politiche rispetto alla situazione politico-amministrativa provinciale e cittadina. E solo grazie alle "primarie ", aperte a elettori e simpatizzanti, che hanno visto la elezione a Segretaria Nazionale di Elly Schlein si è riscontrata una nuova attenzione, anche a livello locale, verso un soggetto politico che, finalmente, tende ad avere una identità definita e chiara in termini valoriale e programmatici significato dalla definizione di "Nuovo Partito Democratico Progressista, Ecologista, Femminista ed Europeista oltre a rimarcare la sua caratterizzazione antirazzista e antifascista.
Ma a Messina dopo una fase di assestamento che ha visto l' azione di un coordinamento provinciale articolato, si avverte ormai la necessità di una fase di "rilancio", in linea con quanto sta facendo il PD a livello nazionale, con la celebrazione del Congresso Provinciale e la elezione del Coordinamento Cittadino ,a breve termine dopo la chiusura al 31 Dicembre del tesseramento .
Momenti in cui all' insegna di un confronto dialettico. Con cui oltre ad altre tematiche propositive, vengano ribadite alcune posizioni già più volte pubblicizzate, a partire dal No, senza se e senza ma, alla realizzazione del Ponte Sullo Stretto di Messina e di tutte le infrastrutture connesse, e la riproposizione di una proposta di alternativa totale e senza equivoci alla attuale gestione della Città Metropolitana e della Città di Messina e a quello che per i suoi vari aspetti può essere definito" sistema De Luca".
A ciò va aggiunto una proposta di sviluppo sostenibile e integrato del territorio provinciale e cittadino declinato in vari settori, che faccia superare la autolesionistica "autoreferenzialità " che caratterizza l' attuale gestione fondata sulla spesa pubblica, e su logiche clientelari e parcellizzate che escludono totalmente larga parte della popolazione.
Per questo il PD non dovrà più essere solo un partito di qualcuno o di pochi, ma una comunità aperta e inclusiva a realtà associative e civiche, e che valorizzi energie credibili a partire dalla realtà giovanile che non può essere considerata un mondo a se stante o peggio ancora una sorta di "riserva indiana", e avviando dopo la normalizzazione degli organismi politici un processo di ascolto e di confronto e di una non più rinviabile riorganizzazione tenendo nella dovuta considerazione anche il giusto peso della realtà territoriale della provincia.