L’inchiesta sull’Asp, l’on. Calderone: «Accusa totalmente inesistente»
L’on. Tommaso Calderone ha inviato una nota dopo la chiusura delle indagini: «Finalmente posso dire la mia, dopo quattro mesi di silenzio. È un’accusa totalmente inesistente, non ho fatto nominare nessun direttore sanitario e non ho chiesto cortesie, lo dimostrerò con forza e determinazione, che chi mi conosce sa, non mi sono mai mancate. Mi si accusa di avere chiesto in tempo di pandemia e con i morti per strada l’attivazione del reparto di Terapia intensiva a Barcellona: è un’imputazione che suscita sconforto. Se un deputato non fa questo cosa dovrebbe fare, è veramente sorprendente che mentre a Palermo i partiti discutono sulla ripartizione dei direttori generali l’on. Calderone, l’ultimo dei Mohicani, è sotto procedimento per una nomina mai fatta».
«Ho già chiesto - prosegue -, la copia di tutte le conversazioni, anche quelle non trascritte, e le sorprese saranno a iosa. Produrrò documenti e testimonianze che renderanno l'accusa ancora più risibile di quello che è, e non è facile. Un’indagine senza precedenti mai vista in 40 anni di carriera: intercettazioni ovunque, 14 proroghe, intercettato in segreteria in tutte le stanze, nello studio anche nelle stanze da me mai frequentate ove lavoravano avvocati civilisti - su questi punti faremo un’attenta verifica -, sulle autovetture, sui telefoni e perfino con il trojan. Per arrivare a concludere, dopo anni di indagini così invasive, che avrei fatto nominare un direttore sanitario che non ho fatto nominare, e che ho chiesto l'attivazione del reparto di Terapia intensiva a Barcellona. Se intercettano un contadino per anni sempre trovano che ha rubato i limoni al vicino. Io ho un record, quello di non avere commesso nessun reato, nonostante intercettato nella maniera più invasiva che abbia mai visto. Mi voglio convincere e sono convinto che tutto questo non abbia nessuna pertinenza con la mia attività di parlamentare in materia di giustizia e per le proposte di legge che io ho presentato».
«Voglio solo darvi un dato - conclude -. L’ultimo atto del procedimento che mi riguarda reca la data luglio 2022. Da luglio 2022 alla fine di febbraio del 2023 non accade nulla, il procedimento resta negli armadi. Verificherò con attenzione quale è stata la mia attività nei mesi precedenti alla fine di febbraio 2023. Del resto che l’accusa sia totalmente infondata lo dimostrano i due provvedimenti di rigetto del gip e del Tribunale del riesame».