OPERAZIONE ‘TOTEM’, PER LA CASSAZIONE 7 CONDANNE SONO DA RIVEDERE: “Cancellazione totale” delle condanne residue per il commercialista ed ex vice presidente dell’Acr Messina Pietro Gugliotta
Per il “nocciolo duro” dei gruppi mafiosi di Giostra invischiati nell’operazione “Totem” la responsabilità è ormai acclarata e quindi diventa definitiva. Si dovrà soltanto riconsiderare l’entità della pena.
Mentre per due imputati tutto finisce, ovvero “escono” completamente dal processo.
È questo in sintesi il verdetto della Cassazione per i riti ordinari dell’inchiesta del 2016 sulla riorganizzazione del clan mafioso di Giostra sotto la “reggenza” di Luigi Tibia, che guardava non soltanto ai “settori” tradizionali come droga e estorsioni ma aveva allargato all’epoca gli affari con l’industria del divertimento, dei lidi balneari, e delle cosiddette “macchinette mangiasoldi (i “Totem”, appunto).
È stata la VI sezione penale ieri in serata a decidere tutto. I giudici hanno formalmente annullato senza rinvio, quindi si tratta di una “cancellazione totale” delle condanne residue, per il commercialista ed ex vice presidente dell’Acr Messina Pietro Gugliotta, e anche per Edoardo Morgante.
I giudici hanno poi annullato con rinvio per Vincenzo Misa, solo per il reato associativo, l’unico reato per cui era stato condannato alla pena di 12 anni di reclusione. Per Misa si dovrà rifare il processo d’appello.
Ed ancora hanno annullato con rinvio – ma limitatamente alla determinazione del trattamento sanzionatorio – per verificare se può applicarsi la cosiddetta modifica in peius per il reato associativo per tutti gli altri imputati, ovvero Luigi Tibia, Paolo Aloisio, Giuseppe Molonia, Calogero Smiraglia, Giuseppe Schepis, Luciano De Leo e Antonio Musolino, nei confronti dei quali diventa irrevocabile l’accertamento di responsabilità per tutti i reati contestati.
Infine la VI sezione ha annullato senza rinvio la confisca dell’esercizio commerciale “I Sapori del mattino” che era stata a suo tempo disposta nei confronti di Luigi Tibia. Parecchi i legali impegnati nella difesa ieri in Cassazione, gli avvocati Salvatore Silvestro, Carlo Autru Ryolo, Nico D’Ascola, Giuseppe Donato, Alessandro Billè, Giuseppe Serafino e Pietro Luccisano.